Non so se in qualche parte del mondo è passato inosservato l’avvenimento, ma due giorni fa Francesco Totti ha compiuto 40 anni. Su l’Ultimo Uomo lo abbiamo celebrato con un lungo pezzo che raccoglie 40 momenti piccoli e grandi del capitano della Roma (a cui va aggiunto l’omaggio a quattro mani di Daniele Manusia e Simone Conte su La Giocata). Ma gli articoli su Francesco Totti non sono mai troppi, no?
Ieri non è stato solo il compleanno di Totti, ma anche il giorno in cui il capitano della Roma è sbarcato sul suo account Facebook, aperto appena una settimana fa. Alle 20 è andato in diretta live, con già indosso l’abito della festa, intervistato da quello che sembra un suo amico (se voi lo conoscete, siete più bravi di me). Nel video non c’è niente di preparato ma è superiore l’impaccio amatoriale alla sincera genuinità: Totti risponde alle domande dell’amico ma non si sforza di dire qualcosa di intelligente o interessante - esempio: “Il luogo di Roma che ami di più”, “Tutti”; “Con quale giocatore della Roma del passato avresti voluto giocare”, “Bo…”, “Falcao?”, “Eh sì Falcao, Cerezo…”.
Per raggiungere il successo, perché di successo è giusto parlare: 851.000 fan in una settimana, più di quelli totali dell’account ufficiale della Lazio come ha fatto notare qualcuno con malignità - a Totti è bastato essere sé stesso, non alterando l’aderenza tra la sua dimensione pubblica e quella privata. Quasi volesse limitare sé stesso alla concessione della propria presenza.
Prima del live, però, come tanti piccoli teaser, sono stati pubblicati un’infinità di video di auguri dedicati al capitano. Nei video si alternano grandissimi campioni dello sport a piccoli personaggi del basso impero televisivo, per ricostruire lo spettro culturale in cui vive Totti. Dato che questi video non possono essere spontanei (troppa coerenza stilistica), non è difficile immaginare che Totti stesso o un suo PR (Totti ha un PR?) abbia contattato le personalità in questione, una per una, chiedendogli un messaggio di auguri. Quindi, almeno per quanto riguarda le motivazioni, non sono gli auguri più spontanei che Totti ha ricevuto.
Cioè: sono figure pubbliche che stanno pubblicamente rispondendo alla richiesta di auguri di un’altra figura pubblica. Il che non significa che non siano dei video interessanti, o del tutto privi di spontaneità. I video erano così tanti che qualcuno doveva, per i posteri, scegliere i migliori dieci. Eccoli.
Leonardo
Genere di riferimento: Messaggio promozionale
Ironia consapevole: 1
Spontaneità: 5
Stranezza: 1
Malinconia: 1
Questo è l’esempio di come sarebbero dovuti essere, idealmente, tutti i messaggi d’auguri se tutti fossero dei professionisti degli auguri come Leonardo. Una vicinanza discreta della fotocamera, un ambiente borghese e rassicurante, un sorriso artificiale quanto basta per non diventare ipocrita, un messaggio pulito e abbastanza banale, una fotografia luminosa e smarmellata. Non c’è niente di artificiale, quello è esattamente il mondo di Leonardo. Questo video è stato solo un pretesto per dimostrare di essere il migliore al mondo a fare questo tipo di cose.
9 Biagio Antonacci
Genere di riferimento: Horror girato con tecnica Shaky camera
Ironia consapevole: 6
Spontaneità: 5
Stranezza: 9
Malinconia: 8
Biagio Antonacci è uscito dalla sua stanza d’albergo in accappatoio e occhiali da sole, è andato in corridoio, si è messo all’angolo sotto la telecamera di servizio, ha aperto la fotocamera dell’iPhone col filtro “riprese di servizio” e ha iniziato il messaggio. Se Antonacci puntava a un effetto unico ci è riuscito, tanto che alla fine del video sono andato su Google a controllare che non fosse morto e che il messaggio non venisse da un ipotetico regno dell’aldilà arredato come un hotel. Se qualcuno ha capito l’ultima frase prima del bacio lo scriva nei commenti, che io non ho capito.
8 Luciano Spalletti
Genere di riferimento: Commedia all’italiana piena di chiaroscuri (tipo “Parenti serpenti”)
Ironia consapevole: 8
Spontaneità: 7
Stranezza: 7
Malinconia: 7
Fa sorridere che a Roma le radio e i giornali siano sempre pieni di teorie complottistiche sulla squadra. Non ce ne sarebbe bisogno: alla Roma si sviluppano i propri drammi e i conflitti psicologici di spogliatoio sempre alla luce del sole. La Roma è praticamente una serie TV, con buoni e cattivi, eroi e anti-eroi, tantissime linee narrative che si intrecciano per risollevare qualsiasi momento morto, per riempire di drama tutte le situazioni più insignificanti.
Da un messaggio d’auguri partorito negli studi di Roma TV era difficile aspettarsi qualcosa di irrituale. Ma alla fine di un messaggio, volendo anche simpatico, Spalletti tira fuori il disco di Mia Martini, “Piccolo Uomo”, lanciando una stoccata aggressiva a Ilary Blasi, sfruttando la situazione per proseguire il regolamento di conti. Siamo sicuri che quello che stiamo guardando sia ancora un video di auguri?
Andrea Pirlo
Genere di riferimento: Pubblicità di un marchio di lusso
Ironia consapevole: 2
Spontaneità: 2
Stranezza: 7
Malinconia: 2
Sogno un reality su Andrea Pirlo che lo riprenda nelle sue attività quotidiane e che lo tolga dall’aura artefatta che sembra circondare la sua vita. Pirlo non sembra mai fare niente in modo normale, senza dare l’impressione di doverci vendere un’idea astratta di eleganza. Anche se sempre in modo buffo, come se fosse fuori scala rispetto alla realtà. In questo video Pirlo è completamente solo, perché la sua vita non prevede altre figure umane che possano corrompere la perfezione del suo universo estetico, su un divano di pelle bianca. Sembra che si trovi nel momento appena prima di andare a dormire, ma è ancora vestito in modo impeccabile, pronto a fare qualsiasi messaggio promozionale il mondo gli richieda, sempre nel suo modo strano in cui sembra ripetere a sé stesso: “I am The Maestro”.
Lorella Cuccarini
Genere di riferimento: Fantasy anni ’80
Ironia: 7
Spontaneità: 3
Stranezza: 7
Malinconia: 7
Ipotesi sul luogo scelto da Lorella Cuccarini per le riprese:
- Il castello di Fantaghirò, dove vivono le celebrità degli anni ’90.
- Il muro di cinta della fabbrica Scavolini (come scrivono nei commenti).
- Il muro di cinta del cimitero degli attori, vicino al Muro Torto.
- Il castello di Tor Crescenza dove Totti avrebbe festeggiato il suo compleanno la sera (lasciando aperti diversi plot narrativi sul fatto che la Cuccarini sia già lì).
Vieri
Genere di riferimento: Cinepanettone
Ironia: 8
Spontaneità: 7
Stranezza: 3
Malinconia: 10
Vieri non esce mai dal personaggio. Invita Totti a Miami per una partita di Footvolley, poi per qualche ragione dice che sta scherzando. In sottofondo si sente una musica latino-americana base che probabilmente è la colonna sonora dell’interiorità di Vieri. Saluta mimando dei cazzotti e dicendo “pam-pam-pam”. Vieri dadaista del nostro squallore.
Marco Di Vaio
Genere di riferimento: Filmino di famiglia
Ironia consapevole: 6
Spontaneità: 10
Stranezza: 2
Malinconia: 6
Questo è l’unico video il cui autore è un vero amico di Totti. Non una persona con cui si è trovato a condividere terreni di gioco, stanze televisive e momenti di celebrità generica, ma un amico di quelli con cui si va in vacanza e con cui fare cene in famiglia. Di Vaio è davvero spontaneo nei suoi auguri: quando dice che Totti gli sta ridando voglia di giocare è sincero e leggermente malinconico come nessuno degli altri autori di video riuscirà ad essere. E infatti quando lo dice la persona che sta riprendendo stringe su un primissimo piano, leggermente tremolante, molto emotivo. Più l’intimità del messaggio aumenta e più l’inquadratura stringe al dettaglio. Come negli auguri tra amici si chiude con i saluti della famiglia («ti facciamo tanti auguri io, Marisa, le bambine»), che danno quel pizzico di formalità familiare così comune a tutti.
Marco Materazzi
Genere di riferimento: Documentario di denuncia
Ironia consapevole: 7
Spontaneità: 8
Stranezza: 9
Malinconia: 8
A differenza di altri video la ripresa è in soggettiva con voce fuori campo, per questo se non leggessimo la didascalia sarebbe difficile riconoscere l’autore. Vediamo subito un camioncino verde che trasporta mattoni, con sopra due persone che dormono e la voce che commenta “un bel letto di mattoni”. Un’immagine di povertà sociale durissima in un contesto di video levigati e oziosi. L’altezza del punto di vista lascia immaginare che l’autore sia su un camion che continua a camminare. L’effetto di realtà è molto forte: non sembra che Materazzi si sia fermato per riprendere, ma che la vita di Materazzi sia effettivamente quella, guidare camion per le strade affollate dell’India incrociando situazioni sociali estreme.
Vincenzo Montella
Genere di riferimento: Horror
Ironia: Indecifrabile
Spontaneità: 8
Stranezza: 10
Malinconia: 10
In quale momento della vita Montella ha iniziato a chiamare Totti “Francuzzo"? Dov’è Montella? Perché è al buio? È sobrio o è sotto effetto di sostanze? Quando ha riguardato il video può aver avuto il sospetto che quel “mhhh” finale potesse suonare molto ambiguo e inquietante?
Daniele De Rossi
Genere: Commedia sentimentale
Ironia: 8
Spontaneità: 10
Stranezza: 7
Malinconia: 10
Il rapporto tra Totti e De Rossi è uno dei pochi e più grandi misteri che circondano la Roma. Un mistero che questo video contribuisce ad alimentare e a non chiarire. L’enormità delle narrative che si portano dietro riempie il video di non detti e di storie invisibili che addensano l’atmosfera.
Il video di Peppa Pig è un inside joke tra di loro ed è molto più sottile di quello di Cannavaro (che ha richiamato una celebre intervista post-mondiale), lascia solo intravedere tutto un universo di intimità che possiamo immaginare profondissimo. Nel momento in cui rievoca “quando eravamo pischelli, belli come il sole, single” viene facile immaginarseli a metà anni 2000, De Rossi ride spontaneo e mezzo già commosso, chissà pensando a cosa. Poi strizza i cuori di tutti i tifosi della Roma quando usa il plurale dicendo “Siamo agli sgoccioli”, riferendosi a una cosa precisa, facendoci passare per la mente la fine di un’epoca che tutti abbiamo molto presente e che vogliamo considerare infinita. Alla fine ha gli occhi bagnati, come tutti noi.
Altri video da ricordare
- Filippo Magnini, nuotatore, non ha il carisma per fare un suo video di auguri ma ha l’ambizione e i contatti giusti per entrare in due diversi video, in due momenti diversi, con due persone diverse (qui con Carlton Myers e qui con Alex Britti).
- A Maurizio Costanzo servono i sottotitoli. Ma, impagliato nel suo studio polveroso dei parioli, emana comunque potere.
- Carlo Verdone fa quelli probabilmente più belli, ma talmente belli e auto-conclusivi da essere quasi incommentabili.
- Hristo Stoichkov appena fuori dal set di una commedia di Emir Kusturica.
- Claudio Baglioni direttamente dall’astronave in cui vive che tira in ballo le virtù esoteriche delle acque del Sinai.