Un'inchiesta tratta dal Bello dell’Europa League.
Ai più attenti non è sfuggito il dettaglio della pizza. Se non se ne fossero già appropriati i complottisti americani potremmo parlare di Pizzagate. Come è arrivato quel ragazzo con due cartoni, che sembrano cartoni della pizza, a bordo campo di una partita di Europa League? Perché aveva l’aria svagata di chi non sapeva di essere appena entrato in uno stadio durante una partita internazionale? Per chi erano quelle pizze? Ma soprattutto da dove arrivavano? Abbiamo provato a scoprirlo.
La prima cosa da chiarire è da dove arrivano le pizze. Al contrario di quanto ci si poteva aspettare, Molde-Hoffenheim non si è giocata a Molde bensì sul neutro dell’Estadio de la Cerámica di Vila-real, per questioni legate alla pandemia. Forse sarebbe stato più facile trovare una pizzeria a Molde, ma Vila-real non è Roma - dove anche ieri si è giocato - ma un borgo di 50mila abitanti a pochi minuti dal mare, dove i piatti tipici sono a base di pesce o cose da borgo, tipo il coniglio con le lumache. Eppure sono comunque tante le pizzerie di Vila-real: a quanto pare il mondo è pieno di pizzerie. Pizza, per dire, è la parola italiana più famosa nel mondo.
Come fare quindi per arrivare alla pizzeria da cui sono partite le due pizze del tipo delle pizze dell’Estadio de la Cerámica (che magari nei prossimi anni potrebbe diventare lo Stadio delle pizze, un nome comunque più vicino al calcio rispetto a ceramica)? Bisogna restringere il campo con un lavoro deduttivo. Partiamo: alcune pizzerie le possiamo escludere per indole, tipo il Ristorante Pizzeria Pavarotti, il locale più vicino allo stadio a fare pizza, che però sembra uno di quei posti che trovi nei Soprano, vecchia scuola insomma, e che se gli chiedi di consegnare pizze ti rispondono male. Altre le possiamo eliminare perché apparentemente chiuse, come la Pizzeria Lucciola, molto buona secondo le recensioni ma appunto chiusa in questo periodo. Altre, come la Pizzeria Da Vinci, perché la cucina apre alle 19:30, più o meno nello stesso orario in cui è stato avvistata la pizza allo stadio. Ma ancora non basta: rimangono tantissime pizzerie.
Allora abbiamo lavorato con la tecnologia. Grazie all’aiuto di alcuni giovani hacker siamo stati in grado di triangolare la nostra posizione e fare una ricerca su una popolare app di consegna cibo a domicilio come se fossimo all’interno dello stadio del Villarreal. Così siamo stati in grado di restringere il campo a una decina di fornitori credibili, ma non bastava. Allora abbiamo lavorato sull’unico vero indizio a nostra disposizione: il cartone. La scritta sul lato era illeggibile, ma quante pizzerie di Vila-real usano il rosso? Così ad esempio abbiamo escluso Domino’s Pizza, che si serve di cartoni marroncini in tutto il mondo o Simu Pizzeria, che nelle foto mostra sempre quei cartoni bianchi che finiscono sempre per riempirsi di unto. La nostra attenzione allora è caduta su Telepizza, una catena di pizzerie spagnola che ha una sede ad Avenida Italia 79, 4 minuti di macchina dallo stadio.
Rossa l’insegna e soprattutto quel motto Comida a domicilio, ci dicono che abbiamo fatto Bingo.
Telepizza
Ora che sappiamo da dove, bisogna scoprire per chi. Non è facile, anche in assenza di pubblico per mandare avanti una partita di livello internazionale c’è bisogno di tanta gente. C’è un però: la partita è iniziata alle 18:55, le pizze sono arrivate intorno al ventesimo, quindi alle 19:15 circa. In Spagna, se ci siete mai finiti lo sapete, non si siedono a tavola prima delle 21-21:30 ed è quindi difficile pensare possa essere qualcuno dello staff dello stadio, deve essere quindi stato qualcuno tra le due squadre, possibilmente non in campo.
La pizza è un cibo consolatorio e quindi possiamo azzardare che tra Hoffenheim e Molde chi ne aveva più bisogno era qualcuno nella panchina dei norvegesi, la squadra underdog, che stava anche perdendo in quel momento. Lo so, non è il massimo, ma l’arte dell’investigazione alle volte si basa anche sul guizzo, l’intuito. A questo punto rivolgiamoci alla panchina: escludiamo medici, fisioterapisti, staff, allenatore e vice-allenatore, perché stanno lavorando, stanno in piedi, devono rispettare un certo bon ton, non possono mangiare in diretta o imboscarsi. Rimangono i giocatori. Andiamo allora a vedere la panchina del Molde e chi potrebbe aver avuto fame.
Panchina Molde
Questa è la panchina del Molde ieri. C’è l’attaccante classe ‘88 Knudtzon e a quell’età sai bene che una pizza prima di entrare, forse, in campo è un disastro e quindi lo escludiamo. Escludiamo anche i difensori Sinyan, Ugelvik e Risa, perché insomma solitamente mi sembrano persone più avvedute di portieri e attaccanti. E a loro rivolgiamo la nostra attenzione: che speranza aveva di entrare Oliver Petersen, diciannovenne terzo portiere del Molde? Petersen ha la faccia pulita e il fisico asciutto di chi può tranquillamente mangiare una pizza in panchina e comunque non essere beccato.
Ma è forse il secondo nome che vi stupirà. David Datro Fofana non aveva mai giocato per il Molde quando con la squadra è partito per Vila-Real. Anche lui è giovanissimo, 18 anni, l’età in cui è normale ordinare una pizza in Spagna, un paese per nulla famoso per la pizza e di farlo in una di quelle catene che fanno pizze di plastica. Perché secondo noi è lui? Perché neanche un’ora dopo è entrato in campo e ha segnato il gol del 3-3. Il primo in carriera, alla prima partita giocata, un momento magico e, qui da noi lo sappiamo, ogni momento magico è preceduto da una pizza.
Scoperto anche chi, bisogna scoprire cosa. Tra le offerte di Telepizza, quella che ci sembra più consona a due che hanno la fame di atleti professionisti, ma che non vogliono spendere troppo (sono comunque due appena maggiorenni) è El doble - gourmet ovvero un pacchetto di due pizze medie a 28 euro e 50. Le pizze indicate come “gourmet” sono molte - alcune anche quadrate come la Quadroller Kansas BBQ. Vi lasciamo il menù se volete approfondire, noi abbiamo provato a metterci nei panni di due norvegesi a cui viene voglia di pizza in Spagna mentre sono in panchina e magari pensano ai loro pensieri di adolescente. Non è stato facile, ma tutto indica che le due pizze erano pizze terribili, pizze da chi non mangia mai la pizza, e ci scusiamo per questo rigurgito di italianità. Proprio alla tradizione del nostro paese deve essere legata una delle due, forse pensavano che tra Spagna e Italia non ci fosse poi tutta questa differenza e che quindi la pizza scelta sia la Carbonara Gourmet Queso che unisce il gusto della salsa carbonara alla combinazione di 5 formaggi che preferiamo non citare. Chi siamo noi per giudicare?
Per la seconda abbiamo voluto affidarci all’idea che in Norvegia si mangia molto pesce e che quindi all’estero potesse venirgli voglia di carne, dopotutto sono atleti nell’età dello sviluppo. E cosa dice più carne della Barbacoa con Cuarto de Libra, una pizza per cui è difficile capire gli ingredienti ma che a una base mozzarella aggiunge carne di manzo, bacon e salsa barbecue al bourbon.
Ci siamo quindi, tiriamo le fila. Alle 18:00 Oliver Petersen e David Datro Fofana stanno negli spogliatoi dello stadio del Villarreal in attesa di accomodarsi in panchina. Gli viene un certo languorino e - sapendo di non dover giocare - aprono un app di consegna cibo a domicilio. Magari si confondono, pensano che la pizza sia un prodotto tipico anche della Spagna, dopotutto qualche cibo tipicamente spagnolo potresti ordinare da mangiare rapidamente? Il primo nome che gli appare è quello di Telepizza, dopo un rapido sguardo alle pizze si convincono, sembrano grandi nomi. Alle 18:15 fanno partire l’ordine, con l’idea di farselo consegnare a fine primo tempo. Probabilmente si confondono, scelgono l’opzione il prima possibile e nell’indirizzo scrivono il nome dello stadio. Anzi, magari si fanno aiutare da qualcuno degli steward, dopotutto sappiamo come siano pignole queste applicazioni quando si tratta di indirizzi. Alla fine ce la fanno. A Telepizza eseguono l’ordine in maniera meccanica, non si chiedono il dove, fanno la pizza. Una volta pronte le danno al fattorino - loro o di qualche compagnia esterna? Chi lo sa. Non c’è bisogno neanche della cappotta termica: sono 4 minuti in motorino. Quello arriva e si trova davanti lo stadio. Il resto è storia.