
Il primo marzo prenderà il via la seconda parte del campionato di Serie A femminile. Da tre stagioni il regolamento prevede lo svolgimento di due fasi: il Girone unico, e la Poule scudetto e retrocessione.
Nel Girone unico le dieci squadre partecipanti si affrontano in gare di andata e ritorno. Al termine dei diciotto turni, le prime cinque squadre classificate si qualificano per la Poule scudetto, mentre le rimanenti per la Poule salvezza. I club ripartono con i punti ottenuti nella fase precedente e disputano altre otto partite (andata e ritorno più due turni di riposo) solo con le partecipanti alla Poule, per un totale di ventisei incontri stagionali.
La prima classificata della Poule Scudetto si aggiudica il titolo di campione d’Italia e, insieme alla seconda e alla terza classificata, acquisisce il diritto di partecipare alla UEFA Women’s Champions League 2025/2026. Per quanto riguarda la Poule Salvezza, l’ultima classificata retrocede direttamente in Serie B. A differenza delle edizioni precedenti, quest'anno non verrà disputato lo spareggio tra la penultima della Serie A e la seconda della Serie B, dato che le prime tre classificate in Serie B saranno promosse direttamente nella massima divisione. Il motivo è legato all’ennesima riforma dei campionati prevista per la stagione 2025/2026, quando l’organico della Serie A tornerà ad essere composto da 12 squadre e quello di Serie B da 14, con due campionati all’italiana.

Il Girone unico ha decretato la Juventus di Max Canzi come prima potenza con 45 punti, a sette di vantaggio dall’Inter seconda. Le campionesse d’Italia in carica della Roma seguono le nerazzurre a tre lunghezze di distanza, più staccate Fiorentina e Milan, rispettivamente a 28 e 25 punti. L’ultimo turno del girone unico ha certificato la superiorità qualitativa e mentale della Juventus, grazie alla netta vittoria per 0-6 sul campo Milan, mentre Inter e Roma hanno perso punti in trasferta rispettivamente contro Lazio (4-4) e Fiorentina (0-0)
Nonostante la corposa distanza tra la Juventus e le inseguitrici, la struttura del campionato non lascia tranquilla le bianconere, che dovranno affrontare otto ulteriori scontri diretti per cucirsi il tricolore sul petto.
LE AVVERSARIE DELLA JUVENTUS
Della Juventus abbiamo già parlato, bisogna quindi interrogarsi sulle sue due principali avversarie per lo scudetto: l'Inter e la Roma. Che squadre sono? Come giocano? Possono davvero impensierire le bianconere?
-L'INTER
La sorpresa della stagione finora è stata l’Inter di Giampiero Piovani. Dopo sei stagioni sulla panchina del Sassuolo, l’allenatore bresciano ha accettato in estate la proposta del club nerazzurro, che ha individuato in lui la figura per salire un altro gradino nel percorso di crescita della squadra. Piovani è riuscito a trasmettere velocemente i suoi principi di gioco, in particolare in fase di non possesso. Nelle prime giornate il sistema di gioco più utilizzato è stato il 4-3-1-2, per poi passare al 3-5-2, marchio di fabbrica di Piovani. La difesa a tre ha dato maggior stabilità alle nerazzurre, che hanno terminato la prima fase come miglior difesa del campionato con quattordici gol subiti e nove clean sheet.
Su rinvio dal fondo l’Inter effettua una marcatura uomo su uomo con pressione sul portiere per forzare la giocata lunga, mentre in blocco basso la disposizione è 5-3-2 con i quinti legati alla linea di difesa.
In fase di possesso l’Inter sfrutta le qualità tecniche in costruzione del suo portiere, Cecilia Ran Runarsdottir, sia nella ricerca dei passaggi chiave che nelle giocate dirette. Alterna costruzione 3+1 a 3+2 in base alle caratteristiche dei centrocampisti o 4+1, con coinvolgimento di Runarsdottir a formare un rombo con i tre difensori. Nell’esempio contro il Sassuolo, Ivana (braccetto di sinistra) si alza come vertice per aprire una linea di passaggio dentro al campo a Runarsdottir. Il portiere islandese trova tra le linee Tomaselli, mezzala, che innesca le tipiche combinazioni ad un tocco del gioco di Piovani. Tomaselli, in superiorità posizionale, riesce ad innescare i movimenti opposti delle due punte, Polli e Wullaert, per l’attacco alla profondità di quest’ultima.
In caso di costruzione 3+2, i quinti si alzano con una mezzala e creano il 5 contro 4 sulla linea di difesa avversaria.

I quinti svolgono una funzione fondamentale fissando l’ampiezza e ricevendo i cambi di gioco dei centrocampisti. Serturini, ala italiana classe 1998, si è calata al meglio nel ruolo di quinto riuscendo a coprire con qualità e quantità tutta la lunghezza del campo, venendo impiegata su entrambi i lati. Nella immagine qui sotto, ad esempio, riceve palla larga dopo un palleggio veloce orizzontale e combina con Bowen, terzo di parte. L’Inter porta diverse giocatrici dentro l’area di rigore, tra cui il quinto opposto, Robustellini, autrice della rete del momentaneo 1-0.
-LA ROMA
Dopo due stagioni al vertice del campionato, la Roma si è ritrovata improvvisamente nel ruolo dell'inseguitrice di Juventus ed Inter. Gli infortuni hanno inciso fortemente sull’andamento della squadra, con giocatrici di prima fascia assenti per lunghi tratti della stagione. Parlo ad esempio di Alayah Pilgrim, ala svizzera del 2003 che aveva ben impressionato nella seconda parte di stagione dello scorso campionato.
Nel mercato invernale, inoltre, le giallorosse hanno perso due punti forti della squadra, Saki Kumagai e Verena Hanshaw, entrambe in direzione Londra, rispettivamente al London City Lionesses e al West Ham. Come sostituta di Kumagai, esperta play vincitrice di cinque Champions League con l’Olympique Lione, è stata scelta la centrocampista danese Kathrine Moller Kuhl. Arrivata al Tre Fontane dall’Arsenal, Kuhl sta cercando di ritagliarsi il suo spazio in un reparto molto competitivo. Manuela Giugliano, inserita nella Top 50 del Pallone d’Oro lo scorso dicembre, e Giada Greggi sono il cervello e il motore del 4-3-3 di Alessandro Spugna, a cui si aggiungono Giulia Dragoni, diciottenne talento in prestito dal Barcellona, Marta Pandini e Sanne Troelsgaard, giocatrici molto utili all’interno di un sistema consolidato come quello giallorosso.
La Roma attua un gioco di posizione caratterizzato da ricerca del dominio del gioco. La squadra di Spugna è prima in Serie A femminile per passaggi completati (425 per 90’ con il 79% di accuratezza) e tiri effettuati (20,11 per 90’). Predilige la costruzione dal basso con disposizione 4+1, con il ruolo di play occupato spesso da Giugliano, che nelle scorse stagioni aveva avuto un ruolo più offensivo di rifinitrice nella trequarti avversaria. Questa scelta ha reso la Roma più dinamica nella zona centrale del campo, con continui interscambi tra Giugliano e le due mezzali.
Nella partita contro la Juventus, la centrocampista della Roma subiva una marcatura a uomo da parte della seconda punta avversaria, per cui optava spesso per alzarsi, attrarre il proprio uomo e disorganizzare la struttura difensiva avversaria, con le due mezzali, Dragoni e Greggi, che si abbassavano per ruotare il centrocampo da 1+2 a 2+1. Sulle catene laterali i terzini hanno libertà di alzarsi molto in alto, fin sulla linea avversaria, di conseguenza l’esterno di parte viene dentro al campo se il terzino occupa l’ampiezza alta. Nell'immagine qui sotto potete vedere come Thogersen, terzina destra, si alzi sulla linea di difesa avversaria e Corelli, ala destra, occupi il corridoio interno.
Il gol del 4-0 contro la Sampdoria lo scorso gennaio è caratterizzato da principi di gioco simili: rotazione sulla catena di destra con Troelsgaard, mezzala, che riceve bassa e larga, Thogersen alta in massima ampiezza e Corelli dentro a ricevere il passaggio chiave della centrocampista danese. Forte della libertà di movimento concessa a lei da mister Spugna e dalla sapiente copertura di Greggi, Giugliano si alza dalla posizione di play per attaccare la linea di difesa. Sarà poi lei ad andare a concludere dopo un gioco a tre con Corelli e Viens che ricorda l’escadinha del gioco relazionale.

Sulla catena di sinistra i movimenti si adattano diversamente alle caratteristiche delle due interpreti principali: Lucia di Guglielmo ed Emelie Haavi. L’esterno norvegese predilige occupare la massima ampiezza per poter ricevere e puntare fronte porta rientrando sul destro, suo piede forte. Per questo motivo Di Guglielmo effettua dei movimenti di occupazione interna per creare superiorità numerica e posizionale.

Il percorso della Roma nella Poule scudetto passerà anche dal ritorno al gol con continuità delle sue punte. Finora la top-scorer stagionale è stata Giugliano con 9 reti (e 4 assist), mentre tra le attaccanti Giacinti e Viens sono ferme a 4 gol segnati, a seguire Haavi e Corelli (due reti per entrambe).
Se le giallorosse ritroveranno la pericolosità sottoporta dei suoi attaccanti che ha contraddistinto le scorse stagioni, le ultime otto gare potrebbero riservare delle sorprese.
LE ALTRE INSEGUITRICI
Fiorentina e Milan hanno vissuto una prima parte di stagione agli antipodi. Al giro di boa le viola avevano conquistato 21 punti (sette vittorie e due sconfitte contro Roma e Juventus) dei 28 totali al termine del Girone unico. Nel ritorno, la Fiorentina è riuscita a vincere solo contro la Sampdoria, i restanti quattro punti sono stati frutto dei quattro pareggi contro Napoli, Milan, Sassuolo e Roma.
Anche per le rossonere l’andamento nei risultati è stato altalenante, ma dopo un inizio in zona retrocessione, la squadra di Bakker è riuscita ad ottenere la qualificazione alla Poule Scudetto all’ultima giornata nonostante la sconfitta contro la Juventus.
In estate la Fiorentina ha inserito nel suo organico giocatrici in grado di poter fare la differenza nel campionato italiano, come Agnese Bonfantini, esterno proveniente dalla Juventus, ed Emma Snerle, centrocampista classe 2001 della Nazionale maggiore danese. La squadra di De La Fuente si è basata fortemente sulle sue individualità nel reparto di centrocampo e di attacco, risentendo nel mese di gennaio dell’assenza di Veronica Boquete, trequartista e cervello della squadra. Boquete è stata impiegata spesso anche come “falso nueve”, con massima libertà di movimento per attrarre i difensori centrali avversari e permettere l’inserimento dei due esterni d’attacco (Bonfantini e Janogy). La distanza dalla zona Champions è di sette punti, mentre per raggiungere l’altro obiettivo stagionale della Coppa Italia le viola sono costrette a ribaltare il 2-3 subito in casa dalla Juventus.
Il Milan di Bakker ha proposto sin dall’inizio il 4-3-3 che l’allenatrice olandese aveva impiegato anche nella sua precedente esperienza all’Ajax, avversaria lo scorso anno della Roma in campo europeo. Ha dato grande spazio alle giovani rossonere che si sono laureate campionesse d’Italia lo scorso anno in Primavera 1, come Nadine Sorelli, capitano in Under 19 e rocciosa difensora centrale, Giorgia Arrigoni, motore del centrocampo rossonero, e Monica Renzotti, ala destra dotato di grande esplosività. Le giovani si sono integrate con l’ossatura portante della squadra, che ha dovuto sopprimere all’assenza di capitan Christie Grimshaw, reduce da un grave infortunio al legamento crociato subito nel marzo 2024. Bakker ha “importanto” il suo gioco posizionale, tipico della scuola olandese, caratterizzato da una fitta rete di combinazioni sul corto, gli esterni in massima ampiezza a dilatare le linee avversarie e le mezzali ad occupare i mezzi spazi e ricevere i passaggi chiave dei difensori centrali, in particolare di Julie Piga, prima in Serie A per tocchi palla e distanza percorsa in guida.
Se l’andamento delle due “inseguitrici” è stato opposto nella prima parte della stagione, Milan e Fiorentina vogliono ora dimostrare di poter competere con le prime della classe.
LE GIOCATRICI DA TENERE D’OCCHIO
Sarebbe superfluo stilare una lista delle migliori giocatrici del campionato, siccome molte di loro vestono già da anni la maglia della Nazionale e hanno ottenuto riconoscimenti internazionali. Se per la Juventus abbiamo già trattato nell'articolo già citato l’eccelsa stagione di Eva Schatzer e Sofia Cantore, abbiamo selezionato quattro giocatrici che si sono contraddistinte nella prima parte di campionato e da tenere d’occhio nelle prossime partite.
-IVANA ANDRES (INTER)
Nell’agosto 2023, Ivana Andres è stata tra le protagoniste del Mondiale australiano, vinto con la Nazionale spagnola. Dopo quattro stagioni al Real Madrid, Ivana ha deciso di intraprendere la sua prima esperienza all’estero firmando in estate per l’Inter. Piovani le ha dato le chiavi della difesa e lei ha risposto trasmettendo esperienza e affidabilità alle compagne. Ha disputato diciassette gare da titolare su diciotto, andando anche due volte in rete. Si è integrata alla perfezione nella difesa a tre neroazzurra, ricoprendo la posizione di braccetto sinistro che evidenzia la sua attitudine da marcatrice. Molto pulita anche in costruzione, viene sfruttata spesso per il suo passaggio chiave a superare la prima linea di pressione e arrivare sulle cinque giocatrici alte. Ha il 83% di accuratezza nei passaggi (nona in Serie A) e, con 52 passaggi su palla in movimento per 90’, è la calciatrice dell’Inter che tocca più frequentemente il pallone.
-ALICE CORELLI (ROMA)
Tra le sorprese della Serie A femminile 2024/2025 è impossibile non inserire Alice Corelli. L’attaccante romana classe 2003 è tornata “alla base” dopo due stagioni in prestito in terra campana, prima al Pomigliano e lo scorso anno al Napoli. Nonostante le indiscutibili doti dal punto di vista fisico-atletico e tecnico, Corelli aveva fatto fatica ad imporsi nelle sue precedenti esperienze, con solo 18 presenze da titolare in due campionati. La Roma ha deciso di investire su di lei e tenerla in rosa in estate dopo un ottimo precampionato e Corelli ha ripagato la fiducia con prestazioni mature e grande disponibilità in entrambe le fasi. Complici gli infortuni delle compagne di reparto, l’attaccante romana è riuscita a ritagliarsi spazio sulla corsia di destra, siglando anche due reti in Champions League. Colpisce per la sua fisicità a cui abbina buona velocità in progressione e personalità nelle giocate offensive. Corelli è un punto fermo anche della nazionale Under 23, con una buona prospettiva di convocazione in Nazionale maggiore nel prossimo futuro.
-AGNESE BONFANTINI (FIORENTINA)
Agnese Bonfantini ha esordito in Serie A a diciannove anni nel 2018 con la maglia della Roma ed era descritta da tutti gli addetti ai lavori come il futuro crack del calcio femminile italiano. Non è corretto dire che non sono state rispettate le aspettative, viste anche le numerose presenze in Nazionale e la convocazione per gli Europei del 2023, ma la sensazione è che Bonfantini faticasse a trovare continuità e il luogo dove esprimersi al meglio. Per lei conta tanto la fiducia e il sentirsi al centro del progetto, come avvenuto nei sei mesi di prestito dalla Juventus alla Sampdoria nel 2023. In quell’esperienza, l’attaccante lombarda si era presa sulle spalle la squadra blucerchiata, portandola alla salvezza con sette gol in undici gare. La situazione è molto simile ora a Firenze, basti pensare che con 17 presenze da titolare a febbraio è vicina al suo record di partite dal primo minuto (21, lo scorso anno con la maglia dell’Inter). Stesso discorso vale per le reti realizzate: 6 finora, a due lunghezze dal suo miglior risultato stagionale (8). Bonfantini è una giocatrice molto moderna, con un fisico longilineo che però ha degli strappi determinanti nel corso della partita.
-EVELYN ILJEH (MILAN)
A volte basta poco per cambiare un’intera stagione, per esempio un cambio di ruolo. Lo sa bene Evelyn Ijeh che, impiegata fino a dicembre come mezzala, nelle ultime cinque partite del Girone unico è stata schierata da punta centrale aiutando il Milan ad ottenere dieci punti decisivi per la conquista della Poule Scudetto (con Ijeh mezzala, quindici punti in tredici gare). L’attaccante svedese è giunta lo scorso inverno a Milano e già nella passata stagione aveva dimostrato il suo potenziale, tanto da essere convocata dalla Nazionale maggiore del suo paese. Punto fermo della squadra (98% dei minuti stagionali giocati), Bakker ha provato ad impostarla come mezzala per sopperire all’assenza di Grimshaw con Nadia Nadim punta centrale. Dopo la sosta invernale, Ijeh ha riconquistato la maglia numero nove, con Arrigoni mezzala, e le cose sono andate ancora meglio, con due reti e tre assist in cinque partite. Attaccante completa, calcia con qualità con entrambi i piedi, ed è abile sia spalle porta che nella difesa della palla che nell’attacco della profondità. A 23 anni, Ijeh potrebbe diventare una delle stelle del campionato italiano (e non solo).
IL FINALE E L’OCCHIO ALL’EUROPEO
Gli ultimi dieci turni della Poule scudetto saranno decisivi non solo per l’assegnazione dello Scudetto e dei tre posti per prossima Champions League, ma anche per le prospettive dei cinque club. La visibilità che porta il panorama internazionale diventa fondamentale per lo sviluppo societario: è inutile negare che la Serie A femminile sia ancora il meno appetibile tra i maggiori campionati esteri e che l’unico (o quasi) modo per attrarre giocatrici di prima fascia sia quello di partecipare alla massima competizione europea.
A luglio, tra l'altro, si terrà l’Europeo, con l’Italia qualificata ed inserita nel Girone B contro Spagna, Portogallo e Belgio. Il CT Andrea Soncin guarderà con attenzione le sfide della Poule scudetto per decidere chi saranno le ventitré giocatrici che faranno parte della spedizione svizzera. L’Europeo sarà una vetrina importante per le Azzurre: dall’estero stanno suonando sempre più serene di interesse per le calciatrici italiane, come dimostrato dal passaggio di Arianna Caruso dalla Juventus al Bayern Monaco.
Palla al centro da sabato 1 marzo, le prime sfide previste saranno Juventus-Roma e Fiorentina-Milan.