Manca poco meno di un mese a Natale, e quindi è praticamente Natale, per quella storia che l’attesa è essa stessa l’evento (ma soprattutto che se volete comprare online, i tempi di spedizione in questo mese possono diventare bizzarri). Come abbiamo già fatto la settimana scorsa, nelle prossime righe cercheremo di venirvi incontro in quello che è l’aspetto più materialistico ma anche più pratico per esprimere affetto del Natale: i regali di Natale.
La premessa è che, se vi fidate di noi, il regalo perfetto è l’abbonamento a Ultimo Uomo. Perché sì, il nostro abbonamento può essere un regalo di Natale, pensato molto prima o dell’ultimo minuto. Farlo è semplicissimo, e qui trovate tutte le poche indicazioni per farlo.
Sono prodotti che usiamo noi della redazione, o che regaleremo quest’anno o che, magari, ci vorremmo regalare e che quindi ci piace condividere con voi. Sono tutti regali a tema sportivo - perché comunque siamo una rivista di sport - ma qui e lì abbiamo messo anche qualche libro consigliato dai nostri autori non a tema sportivo, perché comunque ci siamo accorti che i libri sono il consiglio su cui cliccate di più (pensatelo come clickbait intellettuale). Per alcuni di questi prodotti (non tutti) abbiamo un’affiliazione, cioè otteniamo una piccola quota di ricavi (il prezzo per voi rimane lo stesso). Qui, qui, qui, qui e qui, trovate invece alcune liste dagli scorsi anni, perché comunque c’è sempre bisogno di consigli, suggestioni, idee e suggerimenti quando si tratta di fare un regalo di Natale.
Una t-shirt bianca, nera o grigia con Zidane (versione Juventus, maniche lunghe e guanti) sopra
Un regalo perfetto per il vostro amico (o amica, o forse siete voi) nostalgico della Serie A a cavallo tra il ‘900 e il 2000, quel momento storico in cui Zidane si muoveva sui campi non sempre immacolati del nostro campionato con la grazia innaturale di Nižinskij.
Altrimenti c’è la versione Thierry Henry all’Arsenal che esulta in scivolata.
Per rendere il vostro look un grande protagonista del calcio del 2000.
Op Oloop di Juan Filloy (consiglio di Fabrizio Gabrielli)
Quest'anno Ago Edizioni ha portato in libreria "Op Oloop", un libro piuttosto svitato scritto da Juan Filloy, uno scrittore con una carriera pazza pazza che se ami l'Argentina e la sua letteratura non dovresti farti scappare. Tra le mille vite di Filloy c'è stata anche quella in cui ha fondato il Talleres de Córdoba, nonché quella in cui ha scritto questa poesia dedicata al calcio che fa: «lo sport del calcio, signori / è antico come il mondo stesso / dacché tiene i suoi albori / con Dio che calcia forte / e porta in giro il mondo nell'abisso».
La maglia della Svizzera di Tranquillo Barnetta
Non so perché, ma sentivo di dover consigliare questa maglia. È un consiglio che arriva da questa lista di Cult Heros, che vi consiglio di spizzarvi.
Epic Runs of the World
Tutti hanno almeno una persona nella loro vita che sta in fissa con la corsa. Ecco, questo è il libro perfetto: i 50 posti migliori al mondo dove correre, una guida anche solo da sfogliare per trovare motivazioni perfette o, ancora meglio, per scegliere le prossime vacanze in base al posto dove si sogna di correre. È in inglese, ma essendo una guida presenta un linguaggio semplice ed informativo, per cui la conoscenza della lingua non è davvero necessaria.
La racchetta di Roger Federer
Ok, non la sua in senso letterale ma una col suo marchio, se ancora credete ai feticci del capitalismo (e avete 200-300 euro da spendere). È stata creata questa estate da Wilson e se il vostro miglior amico ha il rovescio a una mano forse non riuscirete a resistere alla tentazione.
Set luci per bicicletta
Andare in bicicletta è uno sport, uno stile di vita, ma anche un semplice mezzo per spostarsi. Sappiamo che le strade nel nostro paese non sono proprio fatte per i ciclisti, per cui dotarsi di tutti i mezzi di segnalazione e sicurezza è quasi un obbligo. Queste luci, in una fascia di prezzo non alta, sono tra le migliori che potete usare in bici.
Cappellino blu dei New York Yankees
Classico intramontabile, la scelta più safe ma anche più giusta se volete regalare qualcosa da indossare. Come cantavano gli 883: "Il tipo con il cappellino blu dei New York Yankees /quello lì sei tu /mi sa che anche al cesso te lo tenevi su".
Ragazze di campagna di Edna O'Brien (il consiglio di Tiziana Scalabrin)
Puoi incartare Ragazze di campagna con la tranquillità di aver regalato un classico e nella quasi certezza che non sia un doppione, e mentre sarà scartato potrai parlare di che rivoluzionaria fosse Edna O'Brien, che è morta quest'estate a 93 anni, di Philip Roth e Joyce Carol Oates che l'adoravano, di quanto sia bella l'Irlanda.
Una maglia a maniche lunghe dell'Afghanistan
Anni 2014/16, marca Hummel, maniche lunghe: diteci chi altro vi dà dei consigli così belli (occhio alla taglia).
Il Funko Pop di Max Verstappen
Ha appena vinto il suo 4° Mondiale, è ancora un personaggio illegibile, un fenomeno atipico, che sembra rifuggire qualunque cosa non sia guidare come una divinità. Non potete averlo in carne e ossa, ma questo pupazzo può essere una buona alternativa da regalare al vostro cugino che sta in fissa con Max.
Gioventù cannibale (Il consiglio di Giorgio Di Maio)
«Gli artisti hanno le antenne e sentono in anticipo quello che sta per arrivare». Così Daniele Luttazzi, tra gli scrittori presenti in questa antologia, commentò Gioventù cannibale. E a ventotto anni dalla sua uscita è un'antologia di racconti di un'onestà che è raro trovare nel panorama attuale. Se poi vi piace lo splatter (e Aldo Nove) è ancora meglio.
Una candela che sa di palle da tennis appena uscite dal tubo
Non so onestamente che candela dovete aspettarvi, ma è una collaborazione tra un brand di creme solari e Prince. La candela è a forma di tubo di palline da tennis e ha il suggestivo e un po’ inquietante nome di Ball Boy Scented Candle.
L’almanacco sportivo di Ritorno al Futuro
Ok, non è un regalo propriamente sportivo, ma - se fate parte del target medio di Ultimo Uomo - dovreste aver capito di cosa si tratta. In caso contrario, qui c’è la spiegazione.
La maglia del Napoli, sì quella jeans
Non vi diciamo “bella o brutta”, vi diciamo solo che dietro ha il numero 17 e il nome Hamsik.
Come ho progettato il mio sogno. Il più grande ingegnere della F1
La biografia di Adrian Newey (che suona meglio in inglese: How to build a car), che racconta la sua storia, sia la parte ribelle verso la cima della F1, sia la parte più tecnica del suo lavoro, ma spiegato ai comuni mortali. Nel libro sono riprodotti anche numerosi disegni originali dello stesso Newey, che aiutano la comprensione e svelano il lato artistico di questo lavoro.