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La rovesciata più bella di sempre?
18 dic 2024
Alejandro Garnacho ha vinto il "Puskas Award" per il più bel gol dell'anno grazie alla rovesciata segnata contro l'Everton.
(articolo)
6 min
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IMAGO / PA Images
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La rovesciata di Alejandro Garnacho contro l'Everton ha vinto il "Puskas Award" 2024, il premio dedicato al gol più bello dell'anno. Di seguito pubblichiamo la puntata di "La giocata di Daniele Manusia" estratta da Stili di Gioco e dedicata al gesto tecnico di Garnacho.


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Ho visto un film documentario su un’anziana camionista americana che in un mercatino per 5 dollari compra un Jackson Pollock. Lei non sapeva neanche chi fosse - il film si chiama Who the #$&% is Jackson Pollock - e trovava molto brutto il quadro, infatti non si capisce bene perché lo volesse regalare a una sua amica, né perché la sua amica non se lo sia preso. Ad ogni modo, negli anni seguenti la signora ingaggia una battaglia con il mondo dell’arte per farselo autenticare. Gente tipo un ex direttore del MOMA, il quale sostiene non si tratti di un Pollock perché il quadro a lui sembra “frivolo” e Pollock era tutto tranne che frivolo. Manca la tracciabilità del quadro, okay, ma il problema sembra essere soprattutto di carattere interpretativo.

Come si fa a dire che un quadro è frivolo? Ma anche: che bello entrare in un rapporto così profondo con un quadro da poter dire con aria quasi infastidita che è frivolo, come se il quadro gli stesse personalmente antipatico. Il quadro, va da sé, è molto simile a un qualsiasi quadro di Pollock. Un amico pittore di Pollock dice che a lui sembra un quadro autentico. E un tizio assurdo con un collo da pellicano, ingaggiato dalla signora perché utilizza metodi più scientifici, trova un’impronta di Pollock sul retro, quindi sì, sembrerebbe proprio si tratti di un Pollock originale. Ma niente smuove i critici che avevano detto con una sicurezza francamente invidiabile che no, finché starà a loro determinarne l’autenticità quello non sarà un Pollock. Sembra davvero che quel quadro gli abbia fatto qualcosa. O forse è la storia della camionista che lo trova in un mercatino che non gli va giù (la signora nel frattempo è morta, l’ho letto su Google, e il quadro non è ancora ufficialmente un Pollock).

Scusate il lungo preambolo, ma quanto è bello discutere di cose su cui è impossibile avere ragione, o far cambiare idea al nostro interlocutore? Ho avuto una discussione simile a quella di critici che devono determinare la paternità di un quadro - e le sue qualità, direi, umane, tipo appunto la frivolezza - riguardo alla rovesciata di Alejandro Garnacho. 

Alejandro Garnacho, dico io, a diciannove anni non solo ha già un figlio, ma ha anche già segnato la rovesciata più bella della storia. Sopracciglia si alzano come lame affilate (mai affilate come quelle di Garnacho però, sporgenti e lunghissime, quasi un tutt’uno con la mascella da Street Shark, sopracciglia che si rasa a strisce diagonali per metterle ancor di più in evidenza sotto la frangetta biondo Trump) e mi viene ribattuto: più bella di quella di Rooney ? Più bella di quella di Van Basten con l’Ajax? Più bella di quella di Cristiano Ronaldo contro la Juve? Più bella di quella di Zlatan?

Pur non avendo letto il famoso libro di Schopenhauer sull’arte di avere ragione, ne so qualcosa di retorica. E qui ho usato un vecchio trucco: rigirare la domanda che mi viene fatta. E quindi, se anche le vostre sopracciglia si sono alzate, sono io a chiedere a voi se una di quelle citate - sono, diciamo, le principali contender - vi sembra migliore di quella di Garnacho. Non dovete cliccare per forza sul link se proprio non ve le ricordate benissimo, perché ho fatto io lo studio analitico necessario e posso dirvi con certezza al tempo stesso critica e scientifica che no, nessuna di quelle è più bella della rovesciata che Alejandro Garnacho, faccia antipatica come il padre spagnolo, carattere da truzzo argentino che gli viene dalla madre, ha segnato contro l’Everton qualche giorno fa. 

La più simile delle quattro, plasticamente, è quella di Rooney, che oltretutto in quel modo ha deciso un derby di Manchester, mentre Garnacho ha segnato il primo gol di un 3-0. Ma Rooney, se guardate bene (è la mia impronta di Pollock) colpisce la palla con lo stinco, e poi è geograficamente più vicino di Garnacho. Il che la rende oggettivamente una rovesciata “più facile”. Rooney è praticamente sul dischetto e carica il tiro con un solo passo. È un gesto violento e preciso come un gancio di Tyson, il portiere non può farci niente; Garnacho deve correre all’indietro per inseguire il cross di Dalot e quando colpisce la palla è praticamente all’altezza dello spigolo sinistro dell’area di rigore. 

Cristiano Ronaldo, credo, va più in alto. Ma proprio per quello, per lo sforzo di prendere una palla che non era sua, a un’altezza inumana, quasi non carica il tiro, usa la gamba come un bastone e colpisce la palla di punta. Piano, o comunque meno forte rispetto sia a Rooney che a Garnacho. A questa rovesciata sono affezionato e ne ho scritto a suo tempo, dicendo subito però che non era particolarmente armoniosa, quanto piuttosto efficace, una rovesciata che “rende meglio in foto che in video”. È una rovesciata spaventosa, come riassume bene l’espressione da ragazza bionda inseguita dal tizio con la maschera di "Scream" di Mattia De Sciglio, e contiene la straordinarietà atletica, pratica e istintiva di Crisitiano Ronaldo, senza dubbio il grande felino ad aver giocato meglio a calcio. Ma non è bella in senso classico.

Un discorso simile vale per quella di Ibrahimovic contro l’Inghilterra, una cosa così assurda che a mala pena possiamo chiamarla rovesciata, mi sembra riduttivo. Zlatan si disarticola a mezz’aria per catapultare un pallone a più di quaranta metri di distanza e scavalcare il portiere con un pallonetto sontuoso. È una cosa da supereroe, da videogioco, fuori competizione però se parliamo di quel gesto tecnico codificato come “rovesciata” (molto bella anche quella di Djorkaeff, ad esempio, ma troppo angolata: lui non è neanche del tutto di spalle alla porta, senza nulla togliere allo splendore del suo gesto).

L’obiezione opposta, invece, la porto per la mozione van Basten: elegante, lui sì classico come un capitello ionico, ma si stacca a mala pena da terra. È un bel gesto tecnico, un bel tiro, accentuato dal fatto che colpisce l’incrocio dei pali, ma non è un grande gesto atletico.

Garnacho invece deve correre, saltare molto in alto, e colpire la palla con la gamba perfettamente verticale, con il piede portato il più in alto possibile. E la prende di collo pieno, ruotando leggermente il corpo per mandare la palla sul secondo palo, con una traiettoria tesa che scavalca il portiere - Pickford, il titolare della nazionale inglese - ed entra perfettamente un po’ sotto l’incrocio dei pali. L’esultanza post-moderna con doppia citazione di Cristiano, dopo aver segnato un gol così simile a quello di Rooney, distrae forse dalla purezza del gesto tecnico di Garnacho. 

Non sono sicuro di avervi convinto che quella di Garnacho sia la rovesciata più bella storia del calcio. Ma poco importa, perché mentre scrivevo pensavo che in fin dei conti, a pensarci bene, ma proprio bene, la rovesciata più bella di sempre resta quella di Bressan contro il Barcellona.

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