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5 statistiche interessanti dall'inizio della Serie A
13 set 2024
13 set 2024
Dopo 3 giornate qualcosa si inizia a vedere.
(copertina)
IMAGO / ABACAPRESS
(copertina) IMAGO / ABACAPRESS
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La Serie A è cominciata da appena tre giornate ma qualcosa di interessante si è già visto. Formazioni sorprendenti, giocatore su cui puntare lo sguardo e squadre in crisi d'identità.

Ecco 5 cose che magari vi sono sfuggite di questo inizio di Serie A.

Il Bologna è la squadra più aggressiva del campionato

Dopo l’exploit più fragoroso della scorsa stagione c'è molta curiosità attorno al nuovo Bologna di Vincenzo Italiano, che avrà di fronte il difficile compito di cambiare alcuni principi della squadra senza perdere efficacia. La fluidità della squadra di Motta aveva esaltato talenti fino a quel momento inespressi come Calafiori o Zirkzee, oggi ceduti per grosse cifre.

Le squadre di Italiano, invece, si distinguono per l'intensità e l'aggressività del pressing. Uno dei migliori indicatori per misurare l’intensità del pressing è il PPDA, che indica il numero medio di passaggi che la squadra concede all’avversario prima di intervenire. Un indicatore in cui il dato del Bologna svetta.

Il dato è in linea con le altre stagioni di Italiano: la Fiorentina 23/24 ha registrato il secondo dato più basso, mentre nel 22/23 il terzo.

Sarà interessante capire se questo dato sia solo frutto della normale varianza (dovuta dal basso numero di partite) e se Italiano riuscirà a migliorare la sua squadra anche a livello offensivo, mettendo a tacere le critiche e l'ironia che lo accompagnano.

Il grande inizio di Thauvin

L’Udinese ha avuto un grande inizio di campionato. 7 punti con Bologna, Lazio e Como sono un ottimo bottino per la squadra dell'interessante Kosta Runjaić.

Uno dei fattori di questa partenza dei bianconeri è stato il talento di Florian Thauvin. Il francese aveva avuto una prima stagione in Serie A interlocutoria, ma dalla fine del 2023 sembra essersi ambientato, formando con Lucca una delle coppie d’attacco più strane e affascinanti del campionato.

Un dato che sorprenderà chi non guarda le partite della squadra friulana è che Thauvin in queste prime 3 giornate ha tentato più dribbling (15) di tutti, sostenendo questo numero con una buona efficienza, completandone 7 (quindi quasi il 50%).

È un numero alto che segnala anche la sua influenza creativa sulla squadra, in espansione dopo l'addio di Lazar Samardzic. Anche qui sarà interessante capire se riuscirà a mantenere questo rendimento durante l’intera stagione o se i suoi numeri caleranno dopo la sosta. Non è normale per un giocatore così avanti con l'età avere questo dato nei dribbling.

Parma e Juventus sono per ora le formazioni più giovani

Una delle squadre più sorprendenti delle prime giornate è stato il Parma di Fabio Pecchia. La neopromossa ha dovuto affrontare un calendario sulla carta durissimo, con Fiorentina, Milan e Napoli nel giro di due settimane.

I 4 punti raccolti dai crociati non restituiscono del tutto la grande partenza sul piano del gioco e dell’interpretazione dei suoi migliori giocatori, come Bernabé, Man, Mihăilă o Bonny (8 passaggi chiave in 3 partite!). Se quella di Man è una grande occasione per confermare finalmente di essere un’ala dal rendimento all’altezza del suo talento, per gli altri tre questo può essere l'anno buono per rivelarsi al grande pubblico.

Dato il core giovane, non stupisce quindi il dato che presenta il Parma come la squadra dall’età media più bassa della Serie A.

Thiago Motta, come già a Bologna, si è presentato con alcune scelte di formazione controintuitive. Ha concesso tanto minutaggio a Savona e Mbangula, mettendo al centro del progetto un 2005 come Yıldız. L’età media dovrebbe risalire una volta che nelle rotazioni entreranno stabilmente Douglas Luiz, Koopmeiners o Nico Gonzàlez.

Per ora i bianconeri scendono di oltre 2 anni secchi rispetto ai 26,9 di media della stagione 23/24, una variazione significativa.

Non colpiscono invece i dati di Inter, che rimane la favorita per lo scudetto con una rosa tendenzialmente anziana e Como, protagonista di un mercato allucinante.

Il Monza è la squadra più sterile del campionato

Il Monza è partito male: dopo il noioso 0-0 a Empoli ha perso 0-1 in casa col Genoa. Poi ha strappato un sorprendente pareggio per 2-2 a Firenze.

Dopo le pesanti cessioni di Colpani e di Di Gregorio la squadra ha puntato su un allenatore con poca esperienza come Nesta e sul talento peculiare di Daniel Maldini, ripreso dal Milan in estate.

Il trequartista verrà probabilmente caricato di responsabilità. Adesso ha il posto da titolare e la fiducia necessaria: basterà per cambiare la sua carriera?

Per ora il Monza è ultimo in entrambe le metriche di capacità di creazione offensiva OPxG p90 (nel grafico sull’asse x) e NPxG per tiro (sull’asse y).

La prima indica l’abilità di una squadra di creare tiri pericolosi su azione, escludendo quindi piazzati e rigori; per questo è la statistica considerata principe per considerare la qualità nel crearsi occasioni da gol pulite.

La seconda calcola quanta probabilità in media ha ogni tiro che una squadra effettua di trasformarsi in gol. Punisce quindi chi tira molto in situazioni poco favorevoli (appunto Monza o Fiorentina) e premia chi lo fa in contesti più vantaggiosi (come la Lazio).

Anche qui il dato è da prendere con le pinze: sono passate solo 3 giornate e i dati sono molto influenzati dagli avversari che ogni squadra ha incontrato. Resta il fatto che però il Monza dovrà migliorare nella creatività offensiva per avere un’altra stagione tranquilla in Serie A.

Mentre invece difensivamente?

Il Monza di questa partenza non sembra aver sofferto molto, almeno stando alle metriche che abbiamo considerato. Guardando il grafico qui sotto c’è una squadra che vi sembra spicchi per occasioni pericolose concesse agli avversari?

I cambiamenti in fase di costruzione bassa

Quest’estate molte squadre hanno cambiato allenatore: ben 12 delle 17 rimaste in A, portando a grandi variazioni negli stili di gioco del campionato.

Alcuni allenatori, come Palladino o Baroni, hanno semplicemente cambiato squadra; altri, come Conte o Vanoli, vengono da esperienze da altri campionati. È comunque interessante osservare come siano cambiati per ora gli atteggiamenti delle squadre in uscita dal basso.

Per farlo si può osservare la lunghezza media dei passaggi effettuati dai portieri, così da ottenere indicazioni sulle preferenze sul gioco lungo o sul gioco corto.

Nel grafico sono presenti due colonne per ciascuno dei 17 club partecipanti sia alla A 23/24, sia alla 24/25. La colonna azzurra indica la lunghezza media dei passaggi dei portieri, quella di fianco la variazione di questa lunghezza rispetto alla passata stagione.

Il cambiamento più grande l’ha avuto il Cagliari, che con l’arrivo di Nicola tende decisamente meno verso il lancio lungo a cercare la punta. Altri dati interessanti sono quelli di Lecce ed Empoli, che hanno avuto un movimento opposto.

Grandi cambiamenti li hanno avuti anche Inter, Milan, Bologna, Juventus e Fiorentina, i cui dati sono tutti crollati dalla stagione scorsa. Se per alcune squadre, come la Juventus, c’era da aspettarselo, è impressionante che il dato dell’Inter continui a diminuire, dopo che anche nella Serie A 23/24 era finita con il valore più basso.

Il campione resta piccolo, ma qualche segnale interessante c'è, a condizione di non dargli troppo peso e di interpretare i dati nella loro parzialità. Ci sono ancora 35 per confermare o ribaltare i trend - per parafrasare qualcuno.

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