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Guida al Sassuolo 2022/23
08 ago 2022
Per migliorare la scorsa stagione Dionisi dovrà risolvere i problemi difensivi.
(articolo)
13 min
(copertina)
Nicolò Campo/Sipa USA
(copertina) Nicolò Campo/Sipa USA
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Piazzamento lo scorso campionato: 11º

Chi in più: Martin Erlic (Spezia), Riccardo Marchizza (Empoli), Kristian Thorstvedt (Genk), Agustín Álvarez (Penarol);

Chi in meno: Vlad Chiriches (Cremonese), Federico Peluso (svincolato), Francesco Magnanelli (fine carriera), Filip Djuricic (Sampdoria), Gianluca Scamacca (West Ham);

Una statistica interessante dello scorso campionato: Solo nella stagione dell’esordio assoluto in Serie A, quella di Di Francesco - Malesani - Di Francesco e dello 0-7 contro l’Inter, il Sassuolo aveva subito più gol (72) che nell’ultima stagione (66).

Il Sassuolo cambia sempre, per filosofia e per necessità. Per celebrare la sua decima stagione consecutiva in Serie A, nonché la decima della sua storia, la società neroverde ha finalmente messo la maglia numero 10 sulle spalle di Mimmo Berardi, che diventerà quindi il quinto giocatore a indossarla nel massimo campionato, raccogliendo il testimone da Zaza, Laribi, Matri e Djuricic.

Per l’occasione il Sassuolo ha preparato un video celebrativo e un hashtag dedicato, inserendo l’investitura in una cornice storica (anche la campagna abbonamenti non ha avuto bisogno di grandi spunti: un “10” enorme su sfondo neroverde e la scritta “Sassuolo Calc10”). Il giorno successivo all’annuncio dei numeri di maglia, il Sassuolo ha celebrato con una grande festa l’addio al calcio di Magnanelli e il ritiro della maglia numero 4, convocando tutti gli allenatori e tantissimi calciatori dell’era Squinzi al Mapei Stadium. Persino Allegri è intervenuto in videochiamata dagli Stati Uniti.

Ha fatto un effetto un po’ strano vedere una società che ci sembra ancora giovanissima celebrare la sua storia, ma questo sembra essere l’anno in cui il Sassuolo diventa grande, e in cui Mimmo Berardi ha scelto di diventare grande con il Sassuolo. C’era anche lui, in mezzo a tutte le altre icone del Sassuolo, la sera del tributo a Magnanelli. Marco Nosotti di Sky, modenese, chiamato in veste di presentatore, gli ha chiesto due parole sull’ex capitano e poi un commento sulla maglia numero dieci. A quel punto Berardi è apparso un po’ freddo, per lo meno un po’ confuso: «Ho deciso di cambiare, ma ora c’è il mercato, vediamo…».

Nel Sassuolo che cambia sempre, la storia non si ferma mai. Scamacca è stato di proprietà del Sassuolo per cinque anni ma è stato nel giro della prima squadra per una sola stagione, ha bucato per la prima volta in carriera il muro della doppia cifra (16 gol, 15 senza rigori) ed è stato subito ceduto al West Ham per 36 milioni più 6 di bonus, tutti registrabili come plusvalenza. La buona notizia è che, assieme a Chiriches, Scamacca è finora l’unico giocatore dell’undici titolare della passata stagione (o comunque “di rotazione”) ad aver lasciato la squadra, ma come sembrava presagire Berardi le tre settimane che ci separano dalla fine del mercato potrebbe rivelarsi più lunghe del previsto per i tifosi. Se le voci su Berardi si sono affievolite, Raspadori sembra vicinissimo al Napoli e anche Frattesi potrebbe partire (dopo la Roma, ora si parla della Juventus).

L’unica certezza è che la guida tecnica rimarrà nelle mani di Alessio Dionisi. Nel 2021/2022, pur non raggiungendo i picchi di gioco e risultati dell’ultimo anno di De Zerbi, ha pur sempre conquistato la salvezza matematica alla trentunesima giornata e ha raccolto lungo il percorso una serie di vittorie memorabili: 1-2 allo Juventus Stadium firmato dallo scavetto a tempo scaduto di Maxime Lopez, uno dei gol più belli del campionato appena concluso; 1-3 in rimonta a domicilio dei futuri campioni d’Italia del Milan, nella partita che ha consacrato Scamacca; un’altra vittoria a San Siro per 1-2 che ha staccato definitivamente l’Inter dalla testa della classifica; poi ancora Lazio battuta 2-1 in casa, Atalanta battuta 2-1 in casa, e un rotondo 1-5 in casa dell’Empoli all’epoca clamorosamente nono in classifica.

Quanto ci mette Berardi a cambiare una partita? Niente. Lancio preciso praticamente senza guardare la corsa di Lopez e il Sassuolo diventa l’undicesima squadra italiana a vincere allo Juventus Stadium.

Altre buone notizie per Dionisi: Consigli è uno dei portieri più sottovalutati della Serie A. Nel 2021/2022 il Sassuolo è stata la seconda peggior squadra della Serie A, e tra le peggiori in Europa, per xG concessi per tiro in porta (0.34), una metrica che misura la qualità delle occasioni concesse in media agli avversari. Alla fine ha concesso 66 gol, comunque tantissimi, ma 17 di questi sono arrivati nelle ultime 8 giornate, con la squadra già matematicamente salva e visibilmente in calo di condizione. Questo spiega anche il dato piuttosto medio del suo portiere in quanto a differenza tra post-shot Expected Goals (la statistica che adatta gli xG ai portieri) e gol effettivamente subiti (-1.4). Nel precampionato comunque Consigli è stato ancora strepitoso, specialmente sul campo del Reims, oltre che molto efficace con i piedi – se manterrà questo stato di forma, Dionisi potrà permettersi di proseguire nel solco di un gioco ambizioso e divertente, da alta classifica, altrimenti dovrà correre a sistemare qualcosa dietro.

Stando ai dati di FBref distribuiti da StatsBomb, il confronto differenziale tra non-penalty goals e non-penalty xG, sia fatti che subiti, mostra come nella passata stagione il Sassuolo abbia overperformato sia offensivamente (+2.2) che difensivamente (-2.2). Provando a semplificare, il dato offensivo è dipeso dalla grande qualità dei giocatori a disposizione (non ci sono dubbi che il Sassuolo avesse un attacco superiore alla media), e quindi le fortune offensive di Dionisi dipenderanno dalla capacità di sostituire Scamacca, che con le sue conclusioni dalla distanza ha spesso trasformato occasioni statisticamente inefficaci in grandi gol.

Rispetto ai colleghi di Lazio e Fiorentina, altre due squadre che tendevano a concedere occasioni di grande qualità, Consigli è stato molto più efficace nel proteggere la porta (almeno fino a marzo).

Interrogato sugli obiettivi stagionali, anche Dionisi è apparso un po’ freddo: «Intanto confermarsi, a quel punto cercheremo anche di migliorarci». Pur avendo iniziato e concluso la passata stagione impiegando stabilmente il 4-2-3-1, quest’estate ha giocato sempre con il 4-3-3 con il vertice basso a centrocampo, un po’ per l’assenza di un centravanti vero e proprio, un po’ perché Traoré si è fratturato il metatarso del piede sinistro durante i primi giorni di ritrovo e non è partito per il raduno: non dovrebbe tornare in campo prima dell’ottava giornata, tanto che il Sassuolo sta pensando di riportare a casa Nicola Sansone per sostituirlo in questa fase iniziale.

Nel 4-3-3 di Dionisi, in difesa hanno giocato spesso Ferrari e Ayhan, con prestazioni opache, perché Erlic è stato fermato da problemi fisici durante la preparazione – non una novità per lui. Sulle fasce si sono alternati i soliti Kyriakopoulos e Rogerio a sinistra e Muldur e Toljan a destra: dei quattro, il più costante e incisivo è stato per distacco Kyriakopoulos, già nella scorsa stagione uno dei migliori esterni del campionato per corse in area e conduzioni palla al piede. In generale il Sassuolo pecca di difensori forti nell’uno contro uno, a parte Erlic, e sfruttando molto l’ampiezza dei terzini non ha una buona struttura per chiudere gli spazi nel momento in cui viene aggredita in alto, come è successo contro Südtirol e Reims.

Anche il gruppo di centrocampisti non si è mostrato particolarmente reattivo nel ripiegare e nel chiudere le linee di passaggio sulle transizioni difensive. Davanti alla difesa ha giocato sempre Maxime Lopez e si è rivisto (altra buona notizia) per qualche frazione di partita Obiang, di rientro da una miocardite che lo aveva fermato un anno facendogli pensare al ritiro. Quindi Matheus Henrique è stato costretto a scalare in avanti tra le mezzali, un ruolo meno incline alle sue caratteristiche di palleggiatore ma in cui si sta adattando, firmando due gol su incursione nel precampionato. Frattesi, così come l’anno scorso, è apparso più a suo agio in un centrocampo a tre che in una mediana a due, e il nuovo modulo ha facilitato anche l’inserimento del nuovo acquisto Thorstvedt, elegante trequartista norvegese affermatosi nel campionato belga.

Un esempio delle difficoltà difensive del Sassuolo, anche a difesa schierata, anche con tutti gli uomini nella metà campo. Sul cambio di gioco di Gravillon, Ferrari si gira in ritardo, Ayhan rimane piantato frontalmente, ed è sufficiente un movimento elementare di Doumbia, trequartista del Reims, alle spalle di Lopez per mettere l’attaccante uno contro uno davanti a Consigli.

Nel precampionato si è messo in buona luce anche l’altro principale innesto dopo Erlic e Thorstvedt, ovvero “El Canario” (il canarino) Agustín Álvarez, centravanti non molto alto (180 cm) ma agile, potente, bravo a calciare le punizioni, nonché miglior marcatore uruguaiano dell’anno solare 2021, sopra Suárez e Cavani. Proprio i due nuovi acquisti hanno inventato il gol del 2-0 al Sudtirol: Thorstvedt si è procurato il rigore con un’agile finta a rientrare, Álvarez lo ha calciato forte sotto la traversa. L’altro volto nuovo, ma strappato al Rosenborg già a gennaio di quest’anno, è Emil Ceide, ala norvegese di origini haitiane che tocca tante volte il pallone in conduzione quando punta l’uomo, parte da sinistra, rientra sul destro, vede discretamente la porta.

Di lui Dionisi ha detto: «secondo me deve crescere tanto [...] deve convincersi del fatto che può migliorare, ha sicuramente i mezzi. Sicuramente può trovare più spazio rispetto alla scorsa stagione». Con un tridente d’attacco formato da Ceide a sinistra, Raspadori al centro e Berardi a destra, Dionisi ha giocato la maggior parte dei minuti di questo precampionato, e le cose hanno funzionato bene, pregando che il mercato non stravolga tutto. Ceide e Berardi hanno occupato principalmente il centro del campo, con i terzini a dare ampiezza e Raspadori a dare profondità. Entrambe le ali si sono assunte molte responsabilità creative, dialogando spalle alla porta o girandosi per puntare il diretto marcatore.

Sviluppo interessante visto contro il Sudtirol, con il Sassuolo che fa molta densità sul lato del possesso, Berardi si abbassa spalle alla porta per raccogliere la verticalizzazione di Lopez e gioca a muro verso Frattesi che immediatamente lancia Raspadori oltre la linea di difesa: tutto di prima, tutto in velocità.

Durante le amichevoli estive, Ceide è sembrato pronto per tutte queste responsabilità: può ancora raffinarsi nelle scelte di passaggio e alzare un po’ di più la testa, ma ha concluso la partita con il Reims con un incoraggiante assist a Raspadori per il gol del pareggio, pochi minuti dopo aver lui stesso accorciato le distanze su elettrizzante azione personale (innescata da un velo delizioso di Thorstvedt). Quindi gli acquisti si stanno inserendo bene e hanno tutti trovato il loro posto all’interno dello scacchiere che Dionisi ha leggermente rimodulato per andare incontro alle rinnovate caratteristiche della rosa. Il problema è che il lavoro non è finito qui, anzi, potrebbe non essere ancora iniziato, perché se dovessero partire Raspadori e Berardi (anche se per quest’ultimo, anche quest’anno, la minaccia sembra rientrata), il Sassuolo sarebbe completamente da reinventare.

Per i neroverdi non è una novità dover sostituire i loro migliori giocatori, e hanno dimostrato di saperlo fare con profitto. Per il mercato, i nomi di cui si parla come eventuali sostituti sono quelli di Laurentié e Pinamonti. Il primo è un’ala scattante, è stato nazionale francese U21, ha alle spalle una promozione e due salvezze da titolare in Ligue 1 col Lorient, grande passo, piede destro ma se la cava col piede debole, gioca prevalentemente a destra, non è particolarmente prolifico ma ha fatto intravedere il talento per crescere ancora e sostituire dignitosamente Berardi (nel Lorient calcia anche le punizioni). Pinamonti nell’Empoli, in un sistema di gioco per molti aspetti simile a quello del Sassuolo, si è dimostrato a suo agio nell’attacco della profondità e soprattutto nell’aggressione alta della linea di difesa avversaria, forse la fase di gioco più critica per la pericolosità del Sassuolo oltre che per la sua tenuta difensiva.

Quindi la dirigenza ha le idee chiare, come spesso capita al Sassuolo, ma l’allenatore probabilmente ancora no. Il principale obiettivo di Dionisi è quello di aggiustare la fase difensiva. «La prima cosa che mi ha detto Dionisi è che dobbiamo subire meno gol dell’anno scorso», ha detto Erlic presentandosi. Per riuscirci, dovrà insistere ancora di più sulla circolazione bassa del pallone che può diventare il principale strumento di difesa del Sassuolo, specialmente con l’aggiunta di un terzo centrocampista, anche perché Lopez non è esattamente una diga davanti alla difesa, ma Dionisi non riesce a rinunciare alla sua qualità in quella zona di campo.

Poi, incrociando le dita, dovrà affidarsi allo staff medico per gestire al meglio la precaria tenuta muscolare di Martin Erlic, che se starà bene potrà veramente diventare il leader difensivo che è mancato a questa squadra. E che a proposito di numeri e di memoria storica, per chiudere il cerchio, ha scelto la maglia numero 28, in omaggio a Paolo Cannavaro.

Migliore scenario possibile

La conferma di Berardi fa da carburante per le ambizioni della società. Con la numero 10 sulle spalle, Mimmo migliora i 15 gol e 17 assist della stagione precedente e diventa il primo giocatore della storia del campionato italiano a chiudere una stagione con almeno 20 gol e 20 assist, la stampa internazionale lo acclama alla stregua degli Mbappé e gli Haaland. Erlic gioca 38 partite, Lopez si trasforma nel miglior playmaker del campionato, Thorstvedt si aggiunge alla wave di calciatori norvegesi fortissimi che ha invaso l’Europa. La stagione comincia con un’altra vittoria allo Juventus Stadium alla prima giornata e si conclude con lo scontro diretto per il settimo posto, in casa contro la Fiorentina, all’ultima: il Sassuolo trionfa e ritorna in Europa dopo sette anni.

Peggiore scenario possibile

L’infortunio di Traoré assume contorni misteriosi (già Carnevali si è esposto con un tono un po’ criptico: «sarà più lungo del previsto»), Berardi e Raspadori fanno le valigie il 31 di agosto e Dionisi perde la bussola. Il Sassuolo non trova più la via del gol, perde un sacco di palloni nella sua metà campo e si ritrova a lottare nella parte bassa della classifica. A febbraio Eusebio Di Francesco rimpiazza Dionisi per risollevare la situazione, ma non ci riesce. A fine stagione la squadra si salva per un paio di punti, chiudendo all'ultimo posto buono per la salvezza, quel 17° che era arrivato alla prima stagione in Serie A.

Giocatore chiave

Al momento il Sassuolo non ha un secondo portiere, perché Turati è andato in prestito, Russo sembra destinato in prestito alla Reggina, e il 41enne Gianluca Pegolo si è allenato pochissimo con la squadra per via di una serie di acciacchi fisici. E rimane una delle difese più porose del campionato, un po’ per i palloni persi sulla trequarti difensiva, un po’ per la staticità della linea di difesa che non riesce ad assecondare le richieste di Dionisi aggredendo in alto. Quindi se sta bene Consigli la struttura tutto sommato regge in piedi, altrimenti rischia di franare come la passata stagione, o peggio. Berardi è un giocatore unico, ma che nelle idee della dirigenza si può provare a sostituire, Consigli no.

Giocatore da prendere al Fantacalcio

Sono anni che vincete il fantacalcio grazie a Berardi, che pagate la metà di Dybala, la metà di Dzeko, un terzo di Muriel, e si rivela la fabbrica di bonus più affidabile del campionato. Quest’anno, però, il prezzo dipende da quando avete fissato l’asta, perché il mercato interno per Mimmo è ormai congelato, quindi le possibilità sono due: o vi fa vincere il campionato anche quest’anno, o va all’estero e vi lascia un buco enorme in attacco. Allora conviene puntare come ultimi slot a centrocampo e in attacco su due titolari un po’ all’ombra dei riflettori: Matheus Enrique è listato come M ma Dionisi lo sta impiegando da mezzala, e ha già segnato due gol nel precampionato; Ceide giocherà almeno fino al rientro di Traoré, e anche lui vede bene la porta. Magari lo prendete in coppia con Traoré, e vincete anche senza Berardi.

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