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Il calciatore di B di ottobre 2019: Simy
04 nov 2019
Il centravanti del Crotone è il vincitore del premio "Calciatore del mese AIC" di Serie B per il mese di ottobre.
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7 min
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Come ogni mese, dalla scorsa stagione, premiamo il miglior calciatore del mese in collaborazione con l'Associazione Italiana Calciatori. Dopo Michele Marconi, che aveva vinto il premio per settembre, questa volta è stato il turno di Simeon Tochukwu Nwanko, detto Simy, che si aggiudica il premio per ottobre.

Anche in un campionato tradizionalmente imprevedibile come la Serie B, l’autunno è riuscito a riportare un certo senso di normalità. Il mese di ottobre, pur caratterizzato da un sostanziale equilibrio, ha visto la risalita in classifica di squadre attrezzate per la promozione come il Benevento, il Crotone e il Chievo. Proprio i veneti di Marcolini hanno tenuto il miglior rendimento complessivo del mese: dopo aver raccolto solo 7 punti nelle prime sei giornate, il Chievo ha cambiato decisamente marcia, conquistandone 10 nelle successive quattro. Tenendo conto del pareggio contro lo Spezia dello scorso sabato, i clivensi non perdono da 10 gare consecutive, ossia dal 25 agosto, data della prima giornata di campionato (2-1 contro il Perugia).

La prova più convincente dei gialloblu è arrivata nello scontro diretto contro il Crotone: grazie a un’ottima ripresa il Chievo è riuscito a ribaltare il vantaggio iniziale degli ospiti siglato su rigore dal solito Simy. Per il nigeriano si è trattato del quinto gol in quattro presenze ad ottobre, uno score che gli ha permesso di superare una concorrenza di livello come quella di Machin, Stulac, Capradossi e dello stesso Meggiorini, e di aggiudicarsi il premio come miglior giocatore del mese di ottobre. È il suo secondo riconoscimento come calciatore del mese AIC, dopo quello dello scorso marzo.

La stagione di Simy non era cominciata benissimo. La doppietta alla seconda giornata contro lo Spezia era stata l’unico picco di una serie di partite opache, che avevano portato Stroppa a preferirgli Maxi Lopez nella gara contro lo Juve Stabia, in un momento difficile della stagione dei rossoblu, i quali avevano collezionato solo 5 punti nelle prime quattro giornate. Maxi Lopez però era apparso lontano dalla condizione migliore e la partita si era risolta soltamente dopo l’ingresso di Simy, con il Crotone in gol due volte nei minuti di recupero. Ritrovato il posto da titolare al centro dell’attacco, Simy ha ripagato la fiducia con un assist per il gol che ha aperto la vittoria esterna contro il Pescara nell’ultima giornata di settembre e poi scatenandosi con i gol nel mese di ottobre.

La compilation delle sue cinque marcature del mese è emblematica delle sue migliori caratteristiche in fase realizzativa. La doppietta casalinga contro la Virtus Entella, ad esempio, è un saggio sull’opportunismo in area di rigore. Al ventisettesimo minuto è bravissimo a risolvere una mischia scagliando con la punta del piede destro il pallone in rete, mentre due difensori provano letteralmente a salirgli addosso; poco più di dieci minuti dopo, pur con la goffaggine che a tratti lo contraddistingue, è lesto a ribadire in rete col sinistro la respinta del palo su un bellissimo tiro di dal vertice destro dell’area di Messias.

Ma la prontezza non è affatto l’unica dote del centravanti del Crotone, come dimostra la partita contro il Venezia, in cui va in scena la sua terza doppietta stagionale. Con il Venezia avanti di un gol e interamente disposto a difesa della sua area di rigore in vista di un calcio d’angolo di Barberis, Simy riesce a far valere tutti i suoi 198 centimetri e di testa batte il portiere sul primo palo. Ancora una volta l’aspetto più evidente e allo stesso tempo impressionante è la difficoltà pratica che incontrano i difensori nel marcare Simy, specie in situazioni statiche come quelle dei calci da fermo, in cui una volta persa la posizione si trovano costretti a usare, peraltro senza alcun successo, le mani nel tentativo di negargli l’impatto con il pallone.

All’inizio del secondo tempo poi, è ancora Simy a siglare il sorpasso sui veneti, questa volta con un vero e proprio capolavoro. Il Crotone recupera palla all’altezza della linea di centrocampo e grazie a un ottimo spunto di Crociata risale velocemente il campo; il centrocampista scuola Milan apre sulla destra per Molina, il quale fa partire un cross tagliato e veloce sul secondo palo, che Simy colpisce di destro al volo, scaraventando il pallone sotto l’incrocio dei pali.

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💯⚽ Il vincitore del miglior gol della 9^ giornata è #Simy. Una prodezza balistica che lo vede trionfare senza rivali. Doppio tap se lo hai votato. #SerieBKT #CROVEN . . . 📸 @fcrotoneoff

Un post condiviso da Lega B (@legab) in data: 29 Ott 2019 alle ore 8:01 PDT

Di nuovo, parlando di Simy, torna il discorso sulla sua propriocezione, sulla capacità, cioè, di percepire la sua figura nello spazio: l’attaccante del Crotone alterna azioni in cui sembra sormontato dalla difficoltà di gestire un baricentro così alto e delle gambe così lunghe, ad altre in cui invece è in grado di sfruttare le peculiarità del suo corpo in modo tanto istintivo quanto incredibilmente efficace. Come nella celebre rovesciata contro la Juventus e come in occasione del gran gol dalla distanza dello scorso anno a Salerno, anche il tiro al volo stupendo con cui Simy sigla la doppietta contro il Venezia arriva grazie a una coordinazione immediata, stupefacente per tutti tranne che per lui.

Anche il calcio di rigore segnato nella sconfitta del Crotone contro il Chievo di cui sopra, nasconde una capacità che difficilmente ci si poteva aspettare da un giocatore che non brilla certamente per la pulizia tecnica nel tiro. I due rigori messi a segno in questa stagione si aggiungono ai tre già calciati con successo l’anno scorso e ci mostrano una tecnica ben studiata: in tutte le cinque esecuzioni Simy parte con una rincorsa di passi corti e lenti, mantiene la testa alta a guardare il portiere e con due passi finali più veloci aggredisce il pallone riuscendo sempre a piazzarlo a fil di palo, con una precisione brillante.

L’ottimo rendimento mostrato da Simy conferma il feeling con il tecnico lombardo, il quale già lo scorso anno, una volta tornato alla guida dei calabresi dopo la breve e sfortunata parentesi Oddo, aveva rilanciato le prestazioni del nigeriano. Come nel finale della scorsa stagione (ma con meccanismi più consolidati) la formazione di Stroppa conta molto sui movimenti delle punte in fase di costruzione.

Anche per via delle caratteristiche del suo nuovo partner d’attacco - il brasiliano Junior Messias, classe ‘91, che sta impressionando alla sua prima stagione in Serie B - Simy cerca meno la profondità e si muove più spesso incontro alla palla, offrendo uno sbocco sicuro all’impostazione. In questi casi, di nuovo, il nigeriano è più a suo agio quando può giocare la palla di prima - di sponda, in modo creativo o addirittura attraverso un velo che innesca l’altra punta - rispetto a quando deve gestire il pallone e abbassare i ritmi. Il rapporto tra Simy e il 3-5-2 di Stroppa è simbiotico, e, nei suoi momenti migliori, l’attaccante riesce ad essere sia il principale punto di riferimento della manovra, sia il miglior rifinitore.

A ulteriore conferma dell’importanza capitale che riveste per la squadra di Stroppa, basti pensare che i 7 gol di Simy in campionato (nel computo stagionale va aggiunto quello segnato nella gara di Coppa Italia contro l’Arezzo) equivalgono a quasi il 40% delle marcature totale del Crotone. Da quando è in Calabria, Simy ha giocato due stagioni in Serie A e due in Serie B, segnando 33 reti in 94 presenze.

Al quarto anno con la maglia rossoblù, anche grazie a una conoscenza sempre migliore dell’italiano, sta assumendo un ruolo sempre più importante anche fuori dal campo. Nel momento più delicato in assoluto per la sua squadra, ed ovvero in seguito alla prematura scomparsa del preparatore atletico Sergio Mascheroni, Simy ha trascinato i suoi con una doppietta nel match contro la Virtus Entella e si è assunto la responsabilità di presentarsi davanti ai microfoni, sottolineando quanto difficile fosse stato giocare in uno stato psicologico così drammatico. In generale, nelle interviste Simy non fa che sminuire i suoi numeri personali ed esaltare il lavoro dei suoi compagni. Tutte caratteristiche che lo hanno reso amatissimo dai tifosi del Crotone, i quali lo scorso anno gli hanno dedicato questa canzone (piuttosto discutibile nel testo, ma quantomeno molto autentica) dall’emblematico titolo Ti voglio bene Simy.

Il Crotone pur perdendo le ultime due partite, contro avversari diretti come Chievo e Perugia, ha dimostrato di essere una delle squadre più pronte e interessanti del campionato, in grado di dominare, quantomeno in alcune fasi, il gioco. Se è vero che non ci sarebbe da stupirsi qualora in primavera i pitagorici fossero in lizza per la promozione, è altrettanto vero che una buona fetta del destino del Crotone dipenderà proprio dalla capacità di Simy di confermarsi a questi livelli.

Nascosto ai radar del grande pubblico della Serie A, Simy non ha smesso di essere il tipo di giocatore freak di cui è facile innamorarsi, capace di gol pazzeschi e di giocate al limite del ridicolo, ma al tempo stesso ha acquisito esperienza nel calcio italiano, migliorando molto il proprio gioco e ritagliandosi un serissimo ruolo da protagonista in Serie B.

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