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Tomiyasu, l'acquisto più inaspettato dell'estate (per ora)
24 lug 2019
Come gioca il centrale giapponese acquistato dal Bologna.
(articolo)
4 min
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Takehiro Tomiyasu è nato nel 1998 a Fukuoka, la principale città del Kyushu, l’isola più a sud tra quattro principali dell’arcipelago. Non la zona più calciofila del paese e infatti ha iniziato col nuoto e l’atletica leggera, prima di passare per la scuola calcio aperta dal Barcellona nella sua città.

Entrato nelle giovanili dell’Avispa Fukuoka, Tomiyasu ha debuttato a 16 anni e a 18 è diventato già titolare in seconda divisione. Senza neanche una stagione in J.League 1, si è spostato in Europa, in Belgio, al Sint-Truiden, la squadra dal 2017 di proprietà del sito giapponese DMM. Dopo sei mesi di ambientamento (era arrivato a stagione in corso), diventa titolare nella stagione appena passata, dove arriva a toccare le 40 presenze. Su di lui la federazione sta puntando fortissimo, ha già toccato le 15 presenze in Nazionale e quest’estate ha partecipato da titolare anche alla Copa América, dov’è sembrato di gran lunga il giocatore più esperto nonostante i 20 anni e le sole 3 stagioni tra i professionisti alle spalle.

Tomiyasu quindi arriva al Bologna con le aspettative di un movimento che è sicuro di aver trovato un talento dalle caratteristiche veramente contemporanee, per una scuola che di solito ha problemi proprio nel crescere portieri e difensori centrali in grado di giocare in Europa. Stiamo parlando dell'unico difensore giapponese con chiare prospettive di alto livello dai tempi di Maya Yoshida, arrivato in Europa nel 2012. Il suo compagno di Nazionale alla fine si è assestato come centrale di buon livello in una squadra media della Premier League, ma Tomiyasu sembra avere il talento per superarlo.

Va detto però che Tomiyasu è ancora un giocatore in fase di formazione, che possiede caratteristiche molto interessanti ma dalle prospettive ancora incerte, che dovrà chiarirci proprio il suo passaggio in Serie A.

Sono due i tratti distintivi del suo gioco: il primo è la velocità. Non tanto il primo passo, quanto nell’allungo, dove le sue capacità atletiche sono brillanti. Tomiyasu ha anche una prestanza fisica adatta per fare il centrale in Europa: 188 cm, che può ancora irrobustire nella muscolatura, ma senza che questo lo ostacoli troppo nella reattività. Riesce a scendere a terra velocemente e ad avere un’ottima risposta anche quando parte in posizione di svantaggio.

Il suo pezzo forte è l’anticipo, anche contro giocatori più rapidi. Soprattutto nei contrasti aerei è bravo a salire più velocemente dell’attaccante senza soffrire sul piano fisico. Certo, non è ancora perfetto nel posizionamento del corpo, ma è bravo a correggere subito il tiro e ad essere quindi reattivo negli uno contro uno. Il suo punto di forza è la reattività, non tanto il primo passo, quanto le letture e i riflessi del corpo. Tutto questo, bisogna precisare, lo possiamo dedurre da un campione di partite che non lo ha visto affrontare attaccanti di alto livello.

Per questo preferisce giocare in anticipo, anche se la copertura è forse la parte del suo gioco in cui può avere maggiori margini di crescita. Tomiyasu è un difensore centrale che può perdere la concentrazione, ma è sempre bravo a correggersi. In Copa América ad esempio si è distinto nelle coperture in area di rigore con cui ha messo "pezze" agli errori dei compagni di reparto, salvando anche una palla sulla linea dopo essere corso in scivolata. Anche se la capacità di scivolare con precisione non è di per sé una qualità così ricercata in un centrale contemporaneo, nel suo caso è comunque una risorsa in più da considerare
.

La seconda caratteristica che salta all'occhio è il suo gioco con la palla. Tomiyasu non è il primo difensore giapponese bravo a impostare l'azione, in una scuola che insiste molto sui fondamentali tecnici, ma è superiore anche alla media giapponese: innanzitutto è ambidestro, cosa che per un centrale significa avere un ventaglio di opzioni a tutto campo. Poi è un giocatore che investe tante energie nella costruzione dal basso. Ovviamente non ha la sensibilità di un regista arretrato, ma ha la capacità di dare il pallone sul piede giusto, sia nel passaggio corto o nel lungo, e non si fa problemi anche sotto pressione.

Tomiyasu vuole sempre assumersi responsabilità con la palla, vuole giocarla tanto e scegliere il passaggio migliore per far avanzare la manovra rispetto a quello facile. Prova con grande coraggio i passaggi taglia linee e se serve anche rompere il pressing avversario con una conduzione sfruttando la sua velocità.

In questo bisogna vedere come verrà modellato dal nuovo contesto della Serie A, dove ai difensori viene spesso sconsigliato di assumersi troppi rischi. Tomiyasu è un difensore con ottime potenzialità, ma il fatto che riesca ad esprimersi anche in un contesto più complicato, tecnicamente e tatticamente, e dove ai difensori non è perdonato praticamente niente, è tutto da verificare.

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