
Nel 2018 sull'Ultimo Uomo avete trovato circa un migliaio di pezzi, tra analisi tattiche, statistiche, racconti, ritratti e classifiche. È stato l'anno della terza Champions League consecutiva del Real Madrid, del Mondiale vinto dalla Francia, del Pallone d'Oro di Modric, dell'arrivo di Cristiano Ronaldo in Italia, della sfida tra Nurmagomedov e McGregor, del Giro d'Italia vinto da Froome, della Garra Charrua, e di molto altro ancora. E visto che a fine anno si tirano le somme, eccovi i nostri 10 pezzi più letti di quest'anno, con la speranza di farvi leggere ancora di più il prossimo. Buon anno!
Atlante cosmico dei soprannomi sudamericani
Papu, Toro, Pocho, Conejo, Pipita, Mudo, Loco: ogni soprannome argentino nasconde una storia e un’eredità culturale. Fabrizio Gabrielli, in questo pezzo di inizio maggio, ha cercato di classificarli per famiglia semantica.
4 cose sull’arresto di Conor McGregor
Ad aprile Conor McGregor, dopo un crescendo di tensione in vista del suo incontro con Khabib Nurmagomedov, ha tirato un carrello addosso ad un pullman dell’UFC e poi si è consegnato alla polizia. Daniele Manusia ha fatto chiarezza su ciò che è successo cercando di capire cosa significasse per le MMA.
Come si allena un giovane della Juventus
Alfredo Giacobbe ha intervistato Giovanni Valenti, allenatore della Juventus Under 13, e Stefano Baldini, co-coordinatore tecnico del settore giovanile del club torinese, sulla formazione dei giovani calciatori. Ne è uscita una lunga conversazione, piena di spunti e idee interessanti.
Le retrocessioni più inaspettate della Serie A
Il Torino nel 1989, la Fiorentina nel 1993, il Foggia nel 1995, il Verona nel 2002, la Sampdoria nel 2011. Marco Gaetani ha raccontato le storie delle recessioni più incredibili del calcio italiano contemporaneo.
Se potessi, sbranerei tutti: intervista a Davide Nicola
Un’altra intervista di Alfredo Giacobbe, questa volta a Davide Nicola, che nel frattempo è diventato il nuovo allenatore dell’Udinese. Nicola è una personalità più sfaccettata di quanto la sua mimica del corpo in campo non faccia pensare. Una complessità che è riflessa dall’intervista, che è piena dichiarazioni interessanti, come: «Io credo in un approccio olistico: nessuna persona è un sistema di parti singole assemblate tra loro. Un atleta lavora sempre nella sua interezza – tecnica, atletica, mentale – e ogni cosa influenza l’altra. E ogni individuo influenza gli altri, all’interno del sistema squadra».
Marco D’Ottavi ha riflettuto sul tentativo di Usain Bolt di diventare un calciatore professionista, ora che la sua carriera da sprinter è finita, ed è arrivato alla conclusione che forse la retorica dietro questo suo tentativo non era poi così positiva.
L’assurdo calciomercato di gennaio del Benevento
La scorsa stagione il Benevento ha iniziato il campionato perdendo 14 partite di fila e, per correre ai ripari, è andata sul mercato di riparazione con la stessa bulimia di quando si fa la spesa da affamati. Emanuele Atturo ha catalogato i suoi acquisti in ordine di assurdità e non è stata un’impresa semplice.
Come vive un calciatore senza squadra
Come se la passa un giocatore svincolato? Diego Guido è andato al ritiro precampionato che Assocalciatori organizza per i professionisti rimasti senza contratto.
I club italiani stanno barando con le plusvalenze?
Uno dei grandi temi del calciomercato estivo è stato il dibattito sulle plusvalenze generato dai club italiani con i giovani della Primavera, che secondo alcuni sono scambiati a cifre molto più alte rispetto al loro reale valore di mercato per aggiustare il bilancio. Marco De Santis ha cercato di fare luce su un fenomeno tipicamente italiano.
Uno dei momenti più discussi del 2018 è stata la telecronaca di Inter-Tottenham di Lele Adani, che ha commentato con grande passione il gol all’ultimo respiro di Vecino, che ha decretato la vittoria dell’Inter per 2-1, tirando in ballo la mitologica Garra Charrúa. Già, ma che cos’è la Garra Charrúa? Ha dato una risposta Fabrizio Gabrielli.