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E se Totti fosse andato al Real Madrid?
25 nov 2021
Come sarebbe stata la sua carriera e il mondo circostante.
(articolo)
12 min
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Ho provato a immaginare un universo parallelo in cui Francesco Totti va al Real Madrid (che come ricorda spesso ha rifiutato nel 2003), cercando di svilupparlo in modo realistico, stagione per stagione, lasciando moltissimi avvenimenti per come sono andati realmente e aggiungendo tutti gli altri come in un intricato butterfly effect.

Il trucco per leggere le ucronie è quello di prenderle seriamente e di crederci, come se la linea temporale "assurda" fosse invece quella che stiamo vivendo noi. Non date mai per scontato il presente perché tutto può cambiare, poteva cambiare e potrà cambiare.

2002/2003

In estate Francesco Totti si trasferisce al Real Madrid per 80 milioni di euro e prende la maglia numero 10 che fino a quel momento è stata indossata da Luis Figo (il quale viene ceduto all’Inter). Antonio Cassano è il nuovo capitano della Roma.


2003/2004

Il Real Madrid di Totti, Zidane, Beckham e Ronaldo incanta ma vince solo la Supercoppa di Spagna. Il brasiliano grazie a un’intesa particolarmente felice con il nuovo trequartista segna 48 gol totali in tutte le competizioni, superando il suo stesso record e vincendo il terzo Pallone d’oro della sua carriera. In italia non escono libri di barzellette.


2004/2005

Un anno complicato per i blancos, detto anche “l’anno dei tre allenatori” (José Antonio Camacho, Mariano García Remón e Vanderlei Luxemburgo), sinistramente simile a “l’anno dei quattro allenatori” che va in scena intanto a Roma (Cesare Prandelli, Rudi Völler, Luigi Delneri, Bruno Conti). Nonostante l’arrivo di Michael Owen e Walter Samuel (pare su suggerimento di Totti) il Real non vince nulla. I tifosi intanto si innamorano sempre di più della classe del calciatore romano e coniano per lui un nomignolo affettuoso: el niño grande.


2005/2006

Il Real continua ad essere irriconoscibile, nonostante l’acquisizione di due promettenti brasiliani come Julio Baptista e Cicinho. L’unica sorpresa è la vena realizzativa dell’altro nuovo acquisto, Robinho, che grazie ai continui assist di Totti segna 40 gol in stagione e riesce clamorosamente a sfilare il Pallone d’oro a Ronaldinho, a cui sembrava destinato. I tifosi del Barcellona protestano vivacemente su questa scelta e si scagliano contro il calciatore italiano, sostenendo che “è sopravvalutato e conosciuto solo a Madrid”.


Mondiale 2006

Marcello Lippi fonda la sua Nazionale sulle motivazioni e l’intesa di un gruppo che gioca in Serie A, escludendo Totti, che offeso dice che non vestirà più la maglia azzurra. L’allenatore taglia corto sulla questione dichiarando che il calcio spagnolo è troppo diverso dal suo e che tatticamente non saprebbe dove mettere un trequartista. Le voci però parlano di un acceso risentimento di Lippi nei confronti del presidente dei blancos Florentino Pérez che aveva già scelto Fabio Capello come prossima guida del Real. L’Italia difensivamente è inscalfibile ma gira poco in attacco e finisce per uscire contro l’Australia agli ottavi di finale nei supplementari, anche a causa di un rigore sbagliato al 90’ da Fabio Grosso. Lippi si dimette tra le critiche. In estate Totti sposa l’attrice Penelope Cruz, partecipando con lei, in un cameo, al film Volver di Pedro Almodóvar. Il regista si innamora della spontaneità e della simpatia del calciatore e con lui gira uno spot Nike che diventa subito di culto, pieno di citazioni felliniane e al cinema di Buñuel.


2006/2007

Con il ritiro di Zidane, da poco campione del mondo, ed il trasferimento di Ronaldo al Milan, il Real Madrid passa interamente sulle spalle di Totti (nominato Capitano) e viene costruito intorno ai suoi desideri. L’allenatore ingaggiato è Fabio Capello, che insieme ad Emerson riporta un pezzo di Scudetto romanista a Madrid. Per rafforzare la difesa viene scelto Fabio Cannavaro, mentre per l’attacco arriva Ruud van Nistelrooy. Il Real torna finalmente a vincere la Liga e Francesco Totti, con 26 reti, vince la Scarpa d’oro. In Italia intanto esce la serie Boris, che vede tra i protagonisti un simpaticissimo e lazialissimo Augusto Biascica, capo elettricista interpretato alla perfezione da Enrico Montesano.


2007/2008

Il Real torna più o meno ai suoi livelli vincendo ancora il campionato, ma i tifosi vogliono solo una cosa: vincere la decima Champions League. Totti continua a dare spettacolo e a incantare tutti con i suoi colpi sopraffini. Rimane celebre il suo gol in pallonetto all’Atletico Madrid. Grazie ai suoi numerosi assist il giovane e strepitoso Robben vince il Pallone d’oro. Comincia a spargersi la voce che il calciatore italiano riesca a farlo vincere a chiunque gli giochi accanto ma non riesca mai a vincerlo lui stesso (un’insinuazione che negli anni si farà sempre più insistente).


2008/2009

Guardiola diventa il nuovo allenatore del Barcellona e vince subito Liga, Copa del Rey e Champions League. Il Real vince solo la Supercoppa di Spagna. Nasce Cristiano Totti e qualcuno vocifera di un’operazione di marketing voluta da Florentino Perez per fare arrivare Cristiano Ronaldo dal Manchester United, ma Totti smentisce dicendo che è solo un bellissimo nome italiano.


2009/2010

Cristiano Ronaldo passa al Real Madrid per 94 milioni di euro, con lui arrivano anche Ricardo Kakà, Xabi Alonso, il ventunenne Karim Benzema e il nuovo allenatore Manuel Pellegrini. Il portoghese trova in Francesco il perfetto rifinitore per le sue incredibili doti di bomber, segna 60 gol complessivi in stagione e sfila il Pallone d’oro al rivale Messi, conquistando il premio per il secondo anno consecutivo. Il Real comunque rimane a secco di trofei. Totti e Almodóvar scrivono insieme il libro Calciatori sull’orlo di una crisi di nervi, un racconto provocatorio e romantico sul mondo del calcio, pieno di aneddoti poetici e ironici, che diventa un caso letterario in tutto il mondo.


2010/2011

José Mourinho diventa il nuovo allenatore del Real Madrid. Il Barcellona continua ad essere ingiocabile e il Real arriva secondo in campionato, in semifinale di Champions e si aggiudica solo la Copa del Rey. Totti e Ronaldo però formano una delle coppie più affiatate mai viste su un campo da calcio e il portoghese si aggiudica ancora il Pallone d’oro segnando 90 gol. Intanto a Roma Antonio Cassano si ritira dal calcio dopo 10 intensi anni come bandiera e capitano dei giallorossi. Una grande festa viene organizzata allo Stadio Olimpico e la fascia passa al braccio di Daniele De Rossi. Il termine “Cassanata” viene aggiunto ufficialmente al dizionario italiano con il significato di: «Condotta molto seria, di grande impegno, leale, instancabile, portata avanti da chi si sacrifica per gli altri fino a pagarne le conseguenze lui stesso». Il calciatore pugliese infatti ha dovuto alzare bandiera bianca ancora piuttosto giovane di fronte ai troppi problemi fisici conseguenti all’impressionante continuità e allo spirito di sacrificio per i suoi colori. Durante la festa di addio dichiarerà: “Quando 10 anni fa Totti se ne andò mi sono sentito un enorme peso addosso, però accettai la sfida e la responsabilità fino in fondo. Oggi sono qui e non ho nessun rimpianto”.


2011/2012

Cristiano Ronaldo conclude questa stagione con 150 gol, tutti su assist di Francesco Totti. Il portoghese per festeggiare l’ennesimo Pallone d’oro e l’amicizia con il suo trequartista preferito si tatua sulla spalla un gladiatore. Intanto il Real dello Special One torna a vincere la Liga ma si ferma ancora in semifinale di Champions. Nasce Angela Maria, la prima figlia femmina di Francesco e Penelope, con un palese omaggio all’amico e compagno argentino Ángel Di Maria.


2012/2013

L’acquisto di Luka Modrić dal Tottenham viene visto da Totti come il primo gesto del club per pensare a un futuro senza di lui. Per reazione il capitano dei blancos fornisce 170 assist a Ronaldo che ormai è il re incontrastato dei Palloni d’oro. Nonostante questo il Real vince solo la Supercoppa di Spagna e si ferma sempre in semifinale di Champions. Jorge Mario Bergoglio diventa Papa Alessandro e sul web si ironizza sull’omonimia con Alessandro Nesta, intramontabile capitano della Lazio.


2013/2014

Carlo Ancelotti, che da sempre si è detto desideroso di allenare almeno una volta Totti in carriera, diventa il nuovo allenatore del Barcellona. Luis Enrique, dopo l’esperienza poco convincente alla Roma, viene preso ad allenare il Real Madrid che tenta un percorso “alla Guardiola”. Il 4-3-3 dello spagnolo si sposa poco con il ruolo del Capitano che però è ben voluto da Ronaldo e continua a giocare, alternandosi con Modric in un centrocampo molto offensivo. Il portoghese con un altro centinaio di gol conquista il suo sesto Pallone d’oro consecutivo. Il Barcellona dell’allenatore italiano intanto vince la quintita, la quinta e tanto attesa Champions dei blaugrana.


2014/2015

A 38 anni Totti comincia ad avere qualche acciacco di troppo e le sue prestazioni si fanno intermittenti, inoltre il talento del giovane Luka Modric comincia ad arrivare al suo apice. Per la prima volta Cristiano Ronaldo non vince il Pallone d’oro che va finalmente a Lionel Messi, il calciatore più sottovalutato del calcio europeo. Anche per questo motivo Totti e Ronaldo litigano e comincia a rompersi qualcosa tra il romano e il suo club.


2015/2016

Totti è separato in casa e tutti sanno che andrà via a parametro zero in estate. La fascia di capitano passa a Sergio Ramos e il nuovo allenatore del club è Zinedine Zidane. L’italiano non gioca neanche una partita ufficiale. Il Real Madrid vince la sua decima Champions League. Nasce la terza figlia di Totti e viene chiamata Roma.


2016/2017

Il Corriere dello Sport titola «Torno a casa». Dopo 14 anni Francesco Totti torna ad indossare la maglia della Roma. Il suo rapporto con Luciano Spalletti, arrivato a gennaio durante la stagione precedente, è molto buono, soprattutto perché il toscano si inventa un modo per avvicinarlo alla porta trasformandolo in prima punta. La Roma di Szczęsny/Alisson, Rudiger, Manolas, Florenzi, Emerson Palmieri, De Rossi, Strootman, Nainggolan, Salah, Dzeko e Totti vince il quarto Scudetto della sua storia. Unica macchia dello splendido campionato è la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio.


2017/2018

In estate Francesco Totti si sente pronto a ritirarsi, dopo una carriera lunga e piena di soddisfazioni. Luciano Spalletti però cerca di impedirglielo in ogni modo e alla fine lo convince a rimanere al suo fianco. La stagione della Roma è caratterizzata da un’incredibile cavalcata in Champions League che però si chiude ai quarti contro il Barcellona sfiorando una leggendaria rimonta. Molti incolpano Spalletti per la clamorosa occasione sprecata e lo accusano di essersi fissato troppo con Totti che a 41 anni non può giocare sempre.


2018/2019

La nuova e affiatata coppia Totti-Spalletti in ogni caso è riuscita a regalare enormi soddisfazioni ai tifosi che onorano Francesco con un nuovo soprannome: Capitan Futuro, pensandolo simbolicamente come il prossimo capitano della Roma dopo il possibile ritiro dell’eterno De Rossi. Intanto la Roma si indebolisce molto sul mercato e scivola al sesto posto in campionato. L’unico a segnare è Totti.


2019/2020

In estate Totti rifiuta una pesantissima offerta dal Paris Saint Germain, un gesto che viene riconosciuto da tutti come emblematico di un calciatore leale e romantico che ha speso tutta la sua carriera in sole due squadre. Daniele De Rossi lascia l’Italia e va a giocare il suo ultimo anno da professionista al Boca Juniors. Totti, per la seconda volta, diventa capitano della Roma. In stagione segna 20 gol e raggiunge Roberto Pruzzo come massimo marcatore della storia del club (con 138 reti). Nasce il quarto figlio di Totti e Penelope che viene chiamato Luciano.


2020/2021

La Roma arriva in semifinale di Europa League ma perde contro il Manchester United anche perché Spalletti non rinuncia mai al suo pupillo che a quasi 45 anni comincia a soffrire il tempo che passa, nonostante la classe sempre scintillante. I due vengono omaggiati con uno spettacolare murale a Testaccio che li ritrae in una famosa foto in cui si abbracciano.


2021/2022

La stagione inizia con una conferenza stampa congiunta di Totti e Spalletti che annunciano di ritirarsi insieme alla fine del campionato, aggiungendo però che prima saranno rispettivamente CT e attaccante della Nazionale per il Mondiale in Qatar del 2022. Dopo tanti anni Totti fa pace con gli Azzurri e Spalletti afferma che l’Italia è piena di grandi giocatori – come Balotelli, bomber del Bayern Monaco, e Giuseppe Rossi, mezzapunta prediletta da Guardiola al City – e può arrivare in fondo. Esce la miniserie di fantascienza Il Lupetto sì alzerà che immagina il mondo in cui Totti rimane tutta la carriera a Roma, con la regia sopra le righe di Paolo Sorrentino, Toni Servillo nei panni di Luciano Spalletti, Pierfrancesco Favino in quelli di Cristiano Ronaldo e Ryan Gosling in quelli di Totti. Eccone una brevissima sintesi: Totti rinuncia ad andare al Real Madrid e rimane a Roma. A causa del mancato incasso derivante dalla sua cessione la società rischia di fallire e vaga agli ultimi posti del campionato. Totti è il re incontrastato della Capitale ma si sente responsabile del ridimensionamento e comincia a soffrire di un'inedita forma di depressione che lo porta a fare meditazione e a rinunciare a ogni bene materiale diventando un asceta-calciatore. La società, sull’orlo del fallimento, viene rilevata all’ultimo momento dal potente imprenditore ungherese George Soros che decide di portare in fretta il club ad un nuovo status vincente e per riuscirci lo iscrive alla Ligue 1, scambiandosi con il Montpellier che da quel momento giocherà in Serie A. Contemporaneamente il fondo sovrano del Qatar compra il Paris Saint Germain. Le due nuove potenze del calcio mondiale si alternano ai vertici del campionato ma non riescono mai a vincere la Champions. Totti è una superstar acclamata ovunque e il suo stile di vita monacale viene imitato da moltissimi tifosi e da tanti giovani calciatori intorno a lui. Tra questi c’è il fenomeno Cristiano Ronaldo che decide di fondare una religione in cui si vive di pochi averi, si devolve tutto lo stipendio o lo si brucia, ci si veste solo con casacca e completo del proprio club, si coltiva il fabbisogno alimentare in una parte del campo da gioco e dopo gli allenamenti si va in giro ad aiutare il prossimo. Totti ormai trasfigurato dalla sua nuova vita è diventato cieco e gioca solo di prima ascoltando il fruscio della palla tra gli scarpini. Le sue condizioni però peggiorano e tutti i suoi adepti invitano Soros a riportare la squadra a Roma e a farlo riposare nella sua umile capanna a Sabaudia. Totti rifiuta il Pallone d'oro e poi si ritira diventando un santone. La serie è un flop e viene criticata fortemente dalla maggior parte del pubblico che voleva più una cosa tipo Marvel. Alla fine della stagione Totti si ritira. La fascia da capitano passa all’ultimo romano rimasto in squadra: il trentasettenne Alberto Aquilani.




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