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Benvenuti nel caos Trapani
04 feb 2025
Nella società siciliana sta succedendo di tutto.
(articolo)
9 min
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IMAGO / ABACAPRESS
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Tra le copertine patinate della Serie A, i campionati scoppiettanti della Serie B e le follie della Serie D, c’è la strana via di mezzo chiamata Serie C. Di questo campionato si torna a parlare sui media nazionali solitamente quando una società è agitata da situazioni grottesche o controverse. Non vogliamo tirarci fuori da questo discorso: anche qui su Ultimo Uomo ne avevamo parlato ad agosto quando era scoppiato il caos a Taranto, per esempio. Oggi invece della Serie C si parla soprattutto per le notizie che arrivano da Trapani, dove si è tornati ad utilizzare questo termine: caos. Ma cosa sta succedendo esattamente?

Le cose hanno iniziato a debordare qualche giorno fa, quando il presidente del club siciliano, Valerio Antonini, ha esonerato un altro protagonista delle serie minori, Eziolino Capuano, reduce proprio dall’esperienza esaltante al Taranto per "irriguardose condotte e gravi offese rivolte all’intero gruppo squadra, che ha chiesto all’unanimità l’esonero del tecnico granata", come recita il comunicato ufficiale. Dopo l'esonero, il Trapani ha addirittura comunicato che andrà contro il proprio ex tecnico al collegio arbitrale del CONI per chiedere i danni. Il perché l’ha spiegato lo stesso Antonini nella conferenza di presentazione del nuovo tecnico, Vincenzo Torrente (che ha vinto per 4-2 all’esordio). «Dopo la partita contro il Rimini, Facundo Lescano mi ha chiesto di andare via per problemi con lo staff tecnico: per questo Capuano mi ha creato un danno d’immagine senza precedenti e gli chiederò i danni anche in sede civile».

Da fuori, come sempre, è difficile dire come sono andate le cose. Eziolino Capuano, lo sappiamo, non è una delle persone più miti di questo pianeta - nel 2016 divenne virale lo sfogo negli spogliatoi dell’Arezzo diffuso su Whatsapp da Nicolò Sperotto. Per una volta, però, a fare notizia non è tanto lui - che ormai ha fatto notizia in ogni modo possibile - quanto proprio il nuovo presidente del Trapani, evidentemente un uomo non banale.

CHI È VALERIO ANTONINI
Per arrivare alla storia di Valerio Antonini bisogna parlare prima di quella del Trapani. Dopo la retrocessione in Serie C nella stagione 2019/20 il Trapani riesce ad iscriversi al campionato nonostante secondo alcuni ci sarebbero dei dubbi sulla sua solidità economica. I granata erano passati di mano nel 2018 da Vittorio Morace alla società FM Service di Maurizio De Simone. Si tratta di un ponte per arrivare alla cordata di imprenditori con a capo Giorgio Heller, che infatti acquisisce la proprietà il 26 giugno 2019. Anche per Heller dura poco perché entra subito la Alivision Transport, che conduce il Trapani fino a fine campionato. La stagione successiva, come ricostruito ottimamente da Repubblica Palermo, le cose però iniziano ad andare storte e, dopo solo due partite, il Trapani viene eslcuso dal campionato. Una stagione intera senza calcio.

L’anno dopo il Trapani riparte dalla Serie D. È in questo contesto che avvengono i diversi cambi di proprietà che alla fine portano all’arrivo di Valerio Antonini. Romano, tifoso della Lazio, magnate del grano. Iperattivo su X, ammiratore di Trump e dei regimi comunisti, oltre che di Luigi Bisignani, sembra una contraddizione vivente. Sul social di proprietà di Elon Musk condivide qualsiasi cosa faccia: fa persino dirette. Scrollando sul suo profilo si può trovare di tutto: commenti sul calciomercato della Lazio dopo l'arrivo di Casadei al Torino; prese in giro per le previsioni sportive a Stefano Masci, presidente dell’Orzi Basket; il commento alle parole dell’avvocato di Capuano che parla di «attacco mediatico» nei confronti del suo assistito; uno spottone alle Crypto; apprezzamenti nei confronti di Alfredo Pedullà, "l’unico che ha riportato sempre le cose come stanno".

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La sua storia forse è ancora meno banale del suo profilo X. L'ha ricostruita la bella inchiesta realizzata da Tp24, nella quale è riportata anche una sua intervista. «Ho fatto prima il broker di grano e mais per una grande azienda italiana, il gruppo Casillo, per cui ho lavorato per quasi nove anni», si legge nel pezzo «Di fatto ho trasformato l'azienda: quando sono entrato fatturava 350 milioni nel 2011, nel 2018 fatturava quasi 2 miliardi e mezzo di euro». Secondo lo stesso Antonini, sono stati fondamentali i rapporti con Diego Armando Maradona, conosciuto quando faceva il direttore generale per la squadra di calcio della Palma Campania.

«Grazie a lui sono riuscito a prendere contatti con Fidel Castro, Ugo Chavez, Evo Morales e Rafael Correa», dice Antonini «Dopo aver sentito Castro lamentarsi in TV che a Cuba mancasse il grano, convinsi Diego a presentarmelo. Da lì è cambiata la mia vita e quella di Maradona». Forse un'esagerazione per quanto riguarda "el pibe de oro", ma forse non per Antonini.

L’ARRIVO A TRAPANI E LA VITTORIA DELLA SERIE D
Antonini arriva a Trapani nel 2023. La trattativa, rivelerà lui stesso, è stata lunga e complessa. Prima ancora di prendere i granata, Antonini aveva provato a prendere la Sambenedettese. Piazza calda, quella marchigiana, che non si fida di lui e blocca la trattativa, portata avanti da Claudio Anellucci, già uomo-mercato del Grosseto nella prima metà della stagione 2022/23 sotto il breve interregno di Salvatore Guida e intermediario che ha portato Mauro Zarate a Cosenza.

Secondo Antonini l’acquisizione del Trapani è merito di sua moglie: «È stata lei a dirmi di prenderlo». Intanto acquista anche la squadra di basket della città e la rete televisiva locale, monopolizzando la discussione sportiva in città. A quel punto spende milioni di euro, espande le proprie mire sull’aeroporto e forma una squadra, quella del campionato 2023/24, che non può far altro che distruggere il Girone I di Serie D. Il Siracusa finisce secondo a 81 punti, il Trapani primo a 94. La squadra siciliana perde solo la finale d’andata di Coppa Italia contro il Follonica Gavorrano, squadra maremmana, partita poi ribaltata al ritorno. Una squadra fuori scala per la categoria che tra gli altri poteva contare su Oliver Kragl, per citare il nome più noto, ma anche Marco Crimi, Giovanni Sbrissa, Mattia Montini. Il tecnico, Alfio Torrisi, viene confermato per l’anno dopo in Serie C. Nel frattempo, per festeggiare questi successi, Antonini fa dipingere fuori dallo stadio del Trapani un murale con Maradona che tiene per mano suo figlio. «Due anni prima di morire Diego profetizzò: "Farai un altro figlio e lo chiamerai come me"», ha detto una volta.

Il mercato, comunque, è di alto livello, Antonini vuole subito la Serie B con un doppio salto che è riuscito a pochissime squadre. Arrivano Facundo Lescano, Nermin Karic, Mamadou Kanoute, Valerio Mastrantonio, Andrea Seculin, Giuseppe Carriero, King Udoh, Daniele Celiento. Giocatori che hanno diverse presenze fra Serie A e Serie B.

La stagione parte con la vittoria in Coppa contro la Cavese, poi subito fuori contro il Monopoli. Prima giornata ottimo 2-2 contro il Foggia di Eziolino Capuano (destino?), seconda clamoroso ko interno contro il Picerno. Tanto basta per esonerare Torrisi. Troppo presto? Forse sì, visto che il Monopoli sta battagliando per la promozione diretta con Cerignola, Avellino e Benevento e che il Picerno ha gli stessi punti del Trapani. Fatto sta che, dal momento in cui salta il primo allenatore, la situazione inizia a sfuggire di mano.

IL CAOS
Al posto di Torrisi viene chiamato Salvatore Aronica, l’ex centrale del Napoli, promosso dall’Under 19. Esordio col botto, cioè con la vittoria a Crotone. Pareggi contro Taranto e Juve Next Gen, poi nove gol in due partite a Potenza e Turris. Pareggi contro Sorrento e Messina, 5-1 al Cerignola (che, lo ricordiamo, è una delle squadre in corsa per la promozione diretta). La prima sconfitta arriva contro l’Avellino, a cui segue un altro KO contro il Giugliano (entrambe sconfitte per 2-1). Poi vittoria contro la Cavese e sconfitta a Catania, questa forse la più incomprensibile dato che pochi giorni dopo, in Coppa Italia Serie C, gli rifilerà addirittura cinque gol. Alla fine le sconfitte contro Altamura e Benevento, arrivate tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre, spediscono i granata fuori dalla zona playoff, spingendo Antonini a rilanciare: via Aronica, dentro Eziolino Capuano.

È a questo punto, come potrete facilmente immaginare, che la storia entra nel mistico. Esordio contro la Casertana, vittoria. Poi arriva il Foggia: una partita importante per Capuano, che dai "Satanelli" è stato esonerato a inizio stagione, e infatti succede il finimondo. Stando alle parole dello stesso Antonini «il 22 dicembre si scoprì che alcuni giocatori erano andati a ballare fino alle 3 del mattino prima della partita». Capuano, di fronte a questa notizia, non reagisce bene (con ragione, dice lo stesso Antonini). Contro i rossoneri finisce 0-0, così come a Picerno. Contro il Crotone clamoroso tonfo in casa per 0-3, poi mezzo la vittoria con un Taranto la cui età media è 22.3 anni e ormai condannato alla Serie D, forse anche al fallimento.

Siamo al penultimo atto di Eziolino Capuano in panchina con il Trapani, la semifinale di andata contro il Rimini per la Coppa Italia di Serie C. Qui, stando a una sommaria ricostruzione, succede il fattaccio. Lescano litiga con lo staff e il giorno dopo, stando a quanto dice Antonini, chiede di andare via venendo accontentato. A parlarne alla stampa è proprio Capuano durante la conferenza prima di quella che sarà la sua ultima partita, contro la Juventus Next Gen, il 26 gennaio. «Dopo il Rimini [partita di Coppa Italia giocata quattro giorni prima di quella contro la Juventus Next Gen] a mezzanotte [Lescano] ha chiamato il presidente manifestando la volontà di andare via e il presidente l’ha accontentato».

Qui, però, iniziano a sorgere i primi dubbi: cosa non convinceva Lescano? Parliamo di uno dei centravanti più forti dell’intera Serie C, e quindi uno dei giocatori più importanti del progetto Trapani. Si punta il dito al suo rapporto a quanto pare difficile con Eziolino Capuano, che perde anche contro la Juve Next Gen. Il giorno dopo, con un comunicato a sorpresa, Antonini annuncia l’esonero del tecnico per ragioni comportamentali. «Lunedì i calciatori mi hanno chiesto di scegliere loro o l’allenatore, assumendosi una grande responsabilità che chiede adesso una risposta», ha detto Antonini durante la conferenza di presentazione di Torrente. La risposta è arrivata poche ore dopo, con il roboante 4-2 sul Potenza. Una vittoria talmente importante da spingere Antonini a fare una delle cose che ama di più: esultare su X.

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Possiamo stare sicuri che questa storia non finisce qui perché, anche solo prendendo gli ultimi giorni, Antonini ha continuato a dare spettacolo. Prima ha provato a convincere Balotelli a trasferirsi a Trapani su X, con una trattativa che, stando a quanto dichiarato dal numero uno granata ai microfoni di Rai Sport pochi giorni fa, è rimasta in piedi fino all'ultimo: «Mi ha detto che sta aspettando una offerta dalla Serie A. Se questa offerta non dovesse arrivare, allora l’ultimo giorno di mercato potrebbe anche essere interessato a venire da noi. Lo faremo re di Trapani e ambassador, anche nel basket».

Nelle ultime ore di mercato, sempre su X ovviamente, il presidente del Trapani Valerio Antonini ha anche dato del bugiardo a Facundo Lescano, attaccato Giuseppe Carriero, centrocampista del Trapani che stava per accasarsi alla Ternana, e fatto lo stesso con Giuseppe Mangiarano, ex segretario del Trapani oggi nella società umbra.

Balotelli alla fine è rimasto al Genoa, a meno che non riesca a svincolarsi dal suo contratto, e forse i tifosi del Trapani avranno tirato un sospiro di sollievo per aver evitato per un pelo l'universo in cui Capuano e Balotelli condividono lo stesso spogliatoio. Certo, anche se sembra già passato un secolo, la stagione del Trapani è ancora molto lontana dal dirsi conclusa, e con Antonini può succedere davvero di tutto.

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