Trent Alexander-Arnold ha 23 anni, è un titolare del Liverpool da circa cinque e con i Reds ha giocato 235 partite e vinto sostanzialmente tutti i trofei che poteva vincere. La sua carriera fin qui è coincisa quasi perfettamente con il momento più alto della storia recente del Liverpool.
Insomma, Alexander-Arnold dovrebbe aver ormai dimostrato tutte le sue evidenti qualità eppure continua a dividere profondamente l’opinione dei tifosi inglesi e anche dei vari opinionisti che parlano nelle trasmissioni britanniche. Su YouTube, per esempio, potete trovare diversi video in cui non ripiega, non segue l’uomo alle spalle o si fa beccare mentre passeggia durante le azioni avversarie.
L’ex difensore del Chelsea Franck Leboeuf ha detto di Alexander-Arnold che «è un giocatore fantastico con il pallone ma è terribile quando deve difendere». Chi assume posizioni più moderate, come l’ex Arsenal Lee Dixon, sostiene che se migliorasse difensivamente sarebbe uno dei migliori al mondo. Forse il più duro, però, è stato Robbie Fowler che, dopo la partita con il Napoli, ha messo direttamente in discussione il suo atteggiamento.
Alexander-Arnold sembra vivere in un paradosso: è tra i migliori esterni al mondo – probabilmente il migliore – ma deve convivere con l'accusa di non essere all'altezza della sua fama per via delle sue carenze difensive. Ancora prima di questo terribile inizio di stagione Klopp ha provato a difenderlo: «Se non sapesse difendere non giocherebbe al Liverpool o, almeno, non in quella posizione». Di certo ridurre il suo impatto difensivo ai ripiegamenti e ai duelli individuali significa fargli un torto. Ma andiamo con ordine.
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