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Vettori e Costa hanno dato vita a un classico
25 ott 2021
Vinto con autorità dal fighter italiano.
(articolo)
8 min
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Le sorprese che hanno anticipato uno dei match di MMA più attesi dagli appassionati italiani, e non solo, non hanno impedito a Marvin Vettori di portare a termine un’altra prestazione sensazionale: non ha importanza, a detta del fighter trentino, se Paulo Costa si è presentato con un fisico da Terminator, con 9 kg in più, costringendolo a combattere in una categoria superiore con appena due giorni di preavviso, fosse stato per Vettori, anzi, avrebbero potuto combattere anche nei Pesi Massimi, tanta era la sua voglia di dimostrarsi superiore. E alla fine di cinque, dure, riprese, possiamo dire che ce l’ha fatta.

Certo, a posteriori viene da pensare che quella di Costa, alla luce di una prestazione solida anche da parte sua, sia stata quasi una tattica ricercata, anche se non è chiarissimo quale potesse essere lo scopo o la motivazione originale: Costa, dopo l’incontro, ha parlato di un infortunio al bicipite sinistro che gli ha impedito di allenarsi e quindi perdere peso. Una spiegazione che non è bastata a Vettori («Non puoi correre con un bicipite infortunato?») che d’altra parte aveva già dimostrato di che pasta sia fatto, accettando quasi più match in short notice (cioè con poco anticipo) in carriera rispetto a quelli organizzati con ampio margine temporale. Ecco, Marvin Vettori è un vero professionista e questa qualità è stata certificata da Dana White, che non solo lo ha ringraziato per aver tenuto in vita il match ma anche per questo, probabilmente, lo ha premiato col bonus Performance of the Night.

Dana White ha anche aggiunto che Costa dovrà rimanere a 205 libbre se vuole continuare a combattere in UFC, un provvedimento che ricordiamo esser stato preso anche verso l’ex campione dei pesi welter Johny Hendricks, costretto nella divisione dei medi per i continui problemi con la bilancia.

https://twitter.com/UFCEurope/status/1452180559279579138

353 colpi significativi combinati per Vettori e Costa. Il quarto match con il maggior numero di colpi combinati nella storia UFC, il primo che non vede protagonista Max Holloway, detentore del record dei primi tre.

Dopo vari punzecchiamenti iniziali nelle interviste e un Costa quasi stizzito, che chiedeva in maniera incomprensibile a Vettori di non cercare scuse, era chiaro che l’incontro fosse arrivato a toccare una sfera personale. Certo a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina, e Vettori stesso deve aver pensato che - anche se quello che aveva davanti non magari il “miglior Costa” di sempre - di sicuro era impossibile dire che non fosse in forma, come dimostra anche l’impennata che ha avuto nel quinto round.

Senza mai indietreggiare

In apertura del match è stato subito Vettori a dettare le gerarchie: nemmeno col fighter più pericoloso in termini di potenza nel colpo singolo incontrato finora, Vettori ha accettato di arretrare. In perpetuo avanzamento e con una boxe non potentissima, ma varia e rapida, l’italiano ha costretto il brasiliano ad indietreggiare dalle prime battute. Costa non manca certo di potenza: i suoi diretti e i middle kick tirati con la gambe destra facevano il rumore di una frusta, e sicuramente Marvin li ha sentiti, ciononostante non ha mai ceduto di un passo.

Il primo round ha visto Vettori coriaceo e temerario avanzare senza remore col jab destro, alle volte doppiato, per guadagnare il tempo ed arrivare alla corta distanza. Nonostante Costa avesse il vantaggio nel colpo singolo e non quello nell’allungo, Vettori ha preferito da subito puntare sul ritmo e sul lavoro di demolizione, una scelta che ha pagato dopo poco tempo e che ha visto in certi frangenti un Costa quasi congelato, immobile con la guardia altissima davanti alla carica dell’italiano. Oltre ai middle kick, Costa nella prima ripresa ha cercato spesso il low kick, ma Vettori lo ha sempre intercettato, facendogli trovare la tibia per il “check”. Se Costa ha mostrato uno striking più morbido, non ha potuto fare a meno di rinunciare al volume che lo contraddistingue: anzi, è stato Vettori a mettere la maggior parte dei colpi significativi a segno (190, contro i 163 di Costa), che se si pensa alla divisione di peso nella quale i due hanno combattuto è già di per sé un numero incredibile.

Costa, come detto, non è parso lontano dalla sua forma ideale, anzi, in termini di pura esplosività è sembrato addirittura superiore alla sua versione più leggera. Tutto il peso portato dalla sua struttura però lo ha rallentato, mentre Vettori è sembrato rapido come sempre e, sebbene Costa continuasse a fare il gradasso invitando l'avversario a colpirlo, ha messo a segno ottimi colpi dritti con le braccia, molto rapidi, che hanno aperto una breccia nella guardia del brasiliano.

Nel secondo round, dopo aver sentito il proprio angolo che gli suggeriva di aumentare il ritmo dopo aver idealmente perso il primo, Costa ha effettivamente accelerato. Pur non prendendo in mano le redini dell’incontro, ha messo a segno ottimi colpi al corpo e soprattutto un head kick mortifero che avrebbe messo KO chiunque eccetto Vettori. Vettori ha indietreggiato, ma non gli sono tremate le gambe, e dopo qualche secondo è tornato alla carica.

https://twitter.com/UFCEurope/status/1452043231596883968

Il perfetto head kick di Costa, a segno.

I calci di Costa, uniti al suo poderoso pugilato restituivano la dimensione di un Golia, che però non aveva davanti Davide, ma un altro Golia, se possibile ancora più granitico. Non è solo incredibile, è addirittura assurdo come Vettori non sia andato nemmeno knockdown con il colpo ricevuto; Costa lo ha poi caricato ancora e la cosa più sorprendente è stata la lucidità mantenuta da Vettori. La sua qualità migliore, oggi come oggi, è proprio quella di saper incassare qualsiasi colpo. Costa dev’essersi di certo chiesto cosa servisse per abbatterlo e certamente le sue sicurezze saranno calate dopo aver capito che il suo colpo più potente, se non seguito da altri colpi altrettanto potenti e precisi, non sarebbe stato sufficiente a chiudere l’incontro.

Manca solo la finalizzazione, ma la vittoria è stata netta

Vettori è subito ripartito alla carica, doppiando il jab ed accorciando, ancora. Costa poi ha avuto buoni momenti nel secondo round, ha sfruttato l’avanzamento mettendo a segno buoni diretti fra corpo e figura, ma ha anche subito un atterramento. Poco dopo ha colpito Vettori con un eye poke e Jason Herzog, l’arbitro dell’incontro, considerato negli ultimi anni come uno dei migliori in assoluto nella gabbia, gli ha detratto un punto sui cartellini, condannandolo al massimo a pareggiare il round. Costa ha poi tentato comunque di recuperare mettendo a segno altri headkick, ma nella conta finale non è servito a molto e Vettori ha concluso in crescendo.

La guardia mancina lo ha favorito nella ricerca di angoli e possibilità. Vettori ha perpetuato il pressing offensivo ancora nel terzo round, rispondendo nelle prime battute con un bel diretto mancino ad un gancio di Costa, che lo aveva raggiunto a seguito di un tentativo di calcio girato.

La faccia di Costa a questo punto era già tumefatta e gonfia. Il brasiliano, a differenza dei suoi match precedenti, eccezion fatta per quello con Adesanya, era già in maniera evidente indietro nei cartellini e ha provato a rifarsi nel quarto round, ma ha trovato ferrea opposizione. Ha anche trovato un atterramento e messo a segno un accenno di ground and pound, perdendo la posizione su un tentativo di guillotine choke, dalla quale Vettori è prontamente uscito. Il resto del round si è concluso nella guardia di Costa, con Vettori ad aumentare il conteggio dei propri colpi a segno.

È seguito un quarto round combattuto, nel quale Costa ha provato a risalire la china grazie ai suoi colpi potenti, il diretto destro e quel calcio circolare al corpo che ha creato pericoli a Vettori, senza però mai scuoterlo. Vettori ha poi pressato il brasiliano a parete, incassando buoni colpi al corpo, che ha “mangiato” in avanzamento perpetuo, indietreggiando solo sull'aumento di ritmo di Costa, per la seconda occasione in tutto l’incontro (dopo il calcio alla testa nel secondo round).

https://twitter.com/UFCEurope/status/1452047174712311813

La sequenza descritta sopra.

L’ultimo round è stato quello in cui Costa ha messo tutto ciò che gli rimaneva, certificando il fatto che comunque, atleticamente, il brasiliano aveva fatto i compiti. Vettori ha subito il suo lavoro al corpo, incassando ancora, ma aveva già speso molto nei round precedenti ed è stato costretto a modulare le energie, gestendo Costa senza incaponirsi negli scambi. Intelligentemente ha portato spalle a parete il brasiliano appena se n’è presentata l’occasione.

Al suono della sirena, Vettori ha scosso la testa e non perché aveva dubbi su chi avrebbe vinto il match, ma probabilmente perché ciò che voleva, ciò che cercava, era il KO. Nessun dubbio per i giudici, che unanimemente si sono espressi in favore di Vettori. Il fighter italiano ha poi spezzato una lancia in favore di Costa, dicendo che il brasiliano colpisce molto duro, ma precisando che coi suoi soldi si comprerà un altro orologio: Bisping, nell’intervista dopo il verdetto, ha definito il loro incontro un classico.

E così Marvin Vettori non ha solamente salvato l’evento, portato a casa la vittoria e guadagnato, probabilmente, il posto di numero due nel ranking dei medi (ammesso che questo match nei massimi-leggeri gli valga l’avanzamento, molto presumibilmente sì), ma ha ribadito che la propria ambizione non è campata in aria. Se l’obiettivo per lui rimane sempre quello di arrivare alla cintura, adesso sappiamo che c’è solo una persona che può impedirgli di realizzare il suo sogno, il campione in carica Israel Adesanya; più una seconda persona, Robert Whittaker, contro cui sarebbe bello vederlo entrare in gabbia, per capire chi dei due sia superiore all’altro.

Ringraziando i suoi fan, in particolare quelli che hanno visto l’incontro su un maxischermo nella piazza del suo paese d’origine Mezzocorona, Marvin Vettori ha promesso di poter migliorare ancora. Una di quelle promesse che ha già dimostrato di poter mantenere.

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