Tredici mesi fa, mentre Paulo Costa affrontava Israel Adesanya nel match più importante della sua vita, valido per il titolo UFC dei pesi medi, Marvin Vettori si preparava all’incontro con Jack Hermansson, accettato con pochissimo preavviso nella speranza di scalare ancora qualche posizione nelle gerarchie della divisione. In quel momento i due non potevano sembrare più distanti: uno con ambizioni di cintura, l’altro impegnato ancora a “farsi un nome” in uno sport dove ci vuole un attimo per perdere tutto quello che faticosamente si è costruito.
Da quel momento - l’incontro di Paulo Costa era a settembre 2020, quello di Vettori a dicembre - molto è cambiato. Il brasiliano ha subìto una brutta sconfitta per KO nel secondo round (la prima sconfitta della sua carriera professionista, che ha macchiato il suo record di 13-1) contro un avversario che, anche in seguito, sarebbe sembrato superiore a tutti i suoi rivali, mentre l’italiano è riuscito a vincere un incontro difficile contro Hermansson, vedendo la sua carriera impennarsi all’improvviso. Dopo quella vittoria, ad aprile Vettori ha affrontato, e battuto, un avversario difficile e pericoloso come Kevin Holland (con short notice anche in questo caso), mentre Costa non ha più combattuto, per vari problemi fisici.
La vittoria con Holland ha aperto a Vettori la possibilità di giocarsi le sue carte contro Adesanya. I vertici della UFC avevano deciso di offrirgli l’incontro per il titolo dopo che Robert Whittaker - legittimo sfidante - aveva chiesto più tempo per prepararsi: una dimostrazione del fatto che la promotion tiene in buona considerazione Marvin Vettori, che in quel momento veniva da una striscia di cinque vittorie consecutive e soprattutto era migliorato in ogni aspetto del combattimento.
Così, lo scorso 12 giugno, Vettori ha provato a battere Adesanya, ma si è rivelato ancora una volta un avversario troppo duro: il match è stato controllato quasi per la sua intera durata dal campione, che ha portato a casa senza troppe difficoltà la vittoria con un sapiente uso di distanze e low kick, dimostrando anche miglioramenti nella difesa al suolo. A Vettori è rimasta la soddisfazione di essersi guadagnato la possibilità di competere con il meglio del meglio della sua divisione (è stato comunque il primo italiano nella storia delle MMA a poter combattere per conquistare una cintura UFC) finendo per subire una sconfitta più che onorevole. Questo gli ha permesso di poter chiedere altri incontri di alto livello - nella top 5 dei pesi medi - per cercare prima o poi, chissà, un nuovo assalto al titolo.
Grazie anche a un buon lavoro di comunicazione social, non è stato quindi difficile per Vettori, alla luce delle ultime prestazioni, ottenere l’attenzione di Paulo Costa - entrambi i fighter vengono dalla sconfitta con Adesanya, anche se Costa ci ha combattuto più di un anno fa - e organizzare l’incontro che sarà la punta della Fight Night del prossimo sabato 23 ottobre, a Las Vegas. Un match che si preannuncia combattuto e spettacolare, contro un avversario di tutto rispetto, e che oltre tutto avverrà a un orario "decente" per noi italiani - la card comincia alle 22 e Vettori dovrebbe combattere intorno a mezzanotte, su DAZN. Nel paese di origine di Vettori, Mezzocorona, in provincia di Trento, l'incontro verrà addirittura proiettato in piazza.
Sarà un incontro difficile
Paulo Costa non solo era imbattuto prima di incontrare Adesanya, ma era anche il peso medio con la più alta frequenza di colpi nella divisione (prima di Adesanya superiore a 8 al minuto, adesso a 7,03). Una potenza di fuoco tra le più notevoli delle MMA, che Vettori dovrà gestire in qualche modo. L’italiano non ha la stessa frequenza di colpi di Costa (3,88 colpi al minuto) ma ha una solidità mentale che sembra superiore a quella del brasiliano: spesso si sottovaluta l’aspetto psicologico in uno sport che appare molto fisico, ma la determinazione è forse l’arma più importante per Vettori. Una determinazione così incrollabile che in alcuni momenti, specie in passato, è diventata un’arma a doppio taglio, causandogli magari qualche difficoltà nell'accettare le sconfitte.
Vettori però è cresciuto tantissimo e questo è dovuto non solo al lavoro fatto dentro l’ottagono, ma anche alla capacità di imparare nuove lezioni ad ogni incontro. Si è visto nelle recenti vittorie contro fighter del calibro di Hermansson e Holland, entrambi affrontati col minimo preavviso, ma senza mostrare alcun timore psicologico verso l’avversario.
Costa e Vettori sono usciti sconfitti dai rispettivi match con Adesanya, ma in maniera profondamente diversa: Vettori è stato controllato, ne è stata limitata l’aggressività ed è stato annullato nei suoi punti di forza; Costa invece è stato totalmente annichilito, ridimensionato, spezzato.
Sebbene i due siano entrambi fighter solidi, dal buon atletismo e dalla struttura fisica importante (Costa in passato è stato accusato, persino da Adesanya, di usare stereoidi, anche se ha sempre passato i severi test antidoping dell'USADA) le differenze stilistiche sono molteplici e sicuramente svolgeranno un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’incontro. Vettori è un grinder, ovvero un fighter che mostra nel grappling al tappeto le migliori qualità e che, posizione dopo posizione, tenta di ottenere vantaggi controllando l’avversario prima e finalizzandolo poi. In questo momento, con ogni probabilità, è il fighter più pericoloso in questo fondamentale nell’intera categoria dei Pesi Medi.
Inoltre, Vettori è migliorato in modo impressionante anche nel cardio, imparando a gestire il ritmo dell’incontro; ed è cresciuto nelle distanze e nell’uso degli angoli: i due incontri con Adesanya lo hanno aiutato anche a prendere confidenza nel combattimento in piedi e - il fatto di non essere andato mai veramente sotto in quei due incontri - ha fatto salire anche la fiducia nei propri mezzi.
In poche parole, oggi, Marvin Vettori è un fighter molto versatile che può trovarsi a suo agio in diversi tipi di incontro. Eppure, contro Costa, dovrebbe fare affidamento su quello che sente più suo, ovvero il ground game, il combattimento a terra, visto che l’avversario è sì cintura nera di brazilian jiu-jitsu, ma l’area nella quale riserva più pericoli è sicuramente quella del combattimento in piedi, del pugilato.
Dotato di grande potenza, ritmo ed un notevole cardio, il brasiliano capisce benissimo i momenti dell’incontro e sa gestirli altrettanto bene. Non deve trarre in inganno la prestazione scialba offerta contro Adesanya, bisogna piuttosto guardare alle splendide affermazioni contro Yoel Romero e Uriah Hall per capire che incontro aspetta a Vettori: Paulo Costa è un fighter dalla potenza dei colpi devastante.
Gli assalti verticali sono probabilmente la base più importante del suo intero repertorio. Grazie a una resistenza da maratoneta, Costa è capace di scatenare offensive pericolose e molto precise, con un grande volume come abbiamo già visto, variando ottimamente i colpi tra volto e figura e non lasciando scampo ai suoi avversari. Dotato di un’ottima boxe, a parte Romero ed Adesanya, Costa è stato in grado di finalizzare praticamente tutti i suoi avversari.
Non sarà facile però buttare giù Vettori. L’italiano è uno dei fighter più duri della divisione, dotato di un mento granitico. Inoltre è migliorato molto nel pugilato, come mostrato nei suoi incontri più recenti dove ha mostrato grande capacità di entrare e uscire dalla guardia avversaria. Vettori insomma è diventato in breve tempo un fighter adattabile e incredibilmente duttile. Non ha grande creatività nei colpi, ma è solido e capace di modulare l’intensità e la tipologia della sua MMA. Può cambiare volto ad un incontro da un momento all’altro e, nonostante il suo stile ortodosso, è tutt’altro che prevedibile nella strategia. La prestazione contro Hermansson - a oggi la migliore della carriera - ha mostrato in maniera lampante tutti i suoi miglioramenti nello striking.
Oggi come oggi, però, non ha ancora affrontato un fighter propositivo come Paulo Costa. I dati dicono che sarà il brasiliano a tentare di piazzare il maggior numero di colpi e quindi, almeno quando l’incontro sarà in piedi, dovremo aspettarci un Vettori pronto a muovere il busto per evitare i colpi per poi colpire di rimessa. Il brasiliano è forse più morbido dell’italiano nei movimenti di busto e braccia, ma non ha dimostrato la stessa intelligenza nel comprendere la pericolosità dei colpi avversari, e incassa decisamente più colpi, e più pericolosi.
Visualizza questo post su Instagram
Un post condiviso da Paulo Costa (@borrachinhamma)
Vettori sembra avere un sesto senso per i colpi più pericolosi e infatti finora nell’intera carriera in UFC non ha mai barcollato, nemmeno nel match contro Omari Akhmedov, dove ha subito (e dato) molti colpi.
La costruzione del match
Il fighter italiano è riuscito a ottenere anche una copertura mediatica rilevante grazie al suo stile, sia dentro che fuori dall’ottagono. Non è solo il nostro connazionale più importante nel mondo delle MMA, ma anche una figura carismatica e divisiva.
Parlando di Paulo Costa ha detto di non conoscerlo personalmente, nonostante lo scambio di tweet al vetriolo che ha preceduto l’organizzazione dell’incontro, ma di ritenerlo “cazzuto” all’interno della gabbia, pur mancando di costanza. Il battibecco tra i due è nato da una provocazione di Costa, alla quale Marvin non aveva risposto. Ma ancora oggi esiste solo un tweet nel quale il brasiliano lo provoca per uno shoot fotografico coi pantaloncini al contrario.
https://twitter.com/BorrachinhaMMA/status/1404565711436062728
Ciò che pensa di lui però, ha sottolineato, non è importante quanto invece è importante ciò che un incontro contro il brasiliano può offrirgli in ottica di ranking. Anche nelle interviste è apparso molto focalizzato sull’incontro. Ha detto di aver lavorato molto per migliorare la potenza del suo colpo da KO e di aspettarsi che il brasiliano «esca bello pronto e che riesca a mettermi pressione, di scambiare insomma. E sarà proprio così, penso che l’uno darà il match che vuole all’altro e viceversa».
Vettori è sembrato molto sicuro di sé, nonostante l’avversario sia di prim’ordine. Una sicurezza nei propri mezzi che può renderlo antipatico a qualcuno, ma che è alla base della scalata compiuta nella divisione dei pesi medi. Anche quando Costa a poche ore dall'incontro, con scarsa professionalità, ha annunciato di non poter rientrare nel peso (84 Kg), Vettori ha accettato senza battere ciglio di combattere con un limite di peso superiore (88 Kg), nonostante con grande probabilità avesse già fatto, da parte sua, tutti gli sforzi necessari per "tagliare" il peso fino a rientrare nei limiti. È una grande dimostrazione della sua volontà di combattere a tutti i costi, in tutte le condizioni possibili, e della sua sicurezza nei propri mezzi.
L’UFC, al momento, non è sembrata voler promuovere in modo deciso l’incontro tra Vettori e Paulo Costa, un po' perché vuole tenere i riflettori sul prossimo rematch tra Adesanya e Whittaker che varrà il titolo, un po' perché magari teme un'altra delusione come in recenti Fight Night in cui non c'è stato nemmeno un incontro meritevole di essere premiato come "fight of the night".
Per noi italiani, però, è un altro incontro storico. E la fortuna vuole che sarà trasmesso a un orario non proibitivo, come detto, anche per questo è vietato perderselo: sia per la presenza di un nostro connazionale che si gioca la possibilità di rimanere ai piani alti della più importante promotion di MMA, ma anche perché sarà un match qualitativamente di altissimo livello.
Per Vettori potrebbe essere il match più duro della carriera, ma anche quello che ne segna l'affermazione. Il fighter italiano si è guadagnato con il lavoro e la testardaggine di entrare nell'ottagono e guadagnarsi un posto al sole in UFC. E comunque andrà sabato sera, è sicuro che non mollerà un centimetro.