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Uno dei giocatori più influenti del pianeta
04 gen 2019
Storia di Sunil Chhetri, uno dei migliori marcatori internazionali insieme a Lionel Messi e Cristiano Ronaldo.
(articolo)
8 min
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In India hanno eroi diversi dai nostri. Se lo star system del mondo occidentale contiene Matt Damon, Ryan Gosling o Jennifer Lawrence, quello indiano può contare su Shah Rukh Khan. Il suo nome probabilmente non vi dirà niente, ma in India è considerato un idolo: al suo attivo ha una novantina di film ed è considerato una delle stelle più luminose di Bollywood. Nel 2017 “King Kahn” ha incassato 38 milioni di dollari, più degli attori di Hollywood citati in precedenza. Eppure, quando va all’estero, nessuno lo riconosce. Lui stesso si è lamentato per i ripetuti controlli alla dogana degli Stati Uniti: è famosissimo, sì, ma soltanto in India.

Anche per quanto riguarda lo sport, il mondo indiano ha un ecosistema completamente diverso da quello occidentale. Il Kabbadi sta emergendo in questi anni, ma lo sport nazionale resta il cricket: il giocatore simbolo è Sachin Tendulkar, una leggenda vivente che ha esordito nel 1989 e si è ritirato nel 2013. Ventiquattro anni di carriera, con l’India ha vinto anche la Coppa del Mondo nel 2011. Eppure in pochi conoscono il nome di Tendulkar, fuori dal suo Paese d’origine. Come in pochi conoscono il nome di Sunil Chhetri.

Mentre tutto il mondo del calcio non aspettava altro che l’inizio dei Mondiali in Russia, a Mumbai veniva giocata un’altra competizione internazionale, l’Intercontinental Cup. A questo mini torneo, andato in scena dal primo al 10 giugno 2018, hanno preso parte quattro squadre: l’India, il Kenya, la Nuova Zelanda e la Nazionale di calcio di Taipei cinese, rappresentativa del Taiwan. La manifestazione è stata organizzata dalla Federazione Indiana come preparazione in vista della Coppa d’Asia che sta per cominciare e tutte le partite sono state giocate alla Mumbai Football Arena.

L’Intercontinental Cup è stata divisa in due fasi: la prima con un girone unico, dove le squadre si sono affrontate una volta ciascuna, per un totale di tre incontri a testa; la seconda fase, invece, ha visto la prima classificata del girone scontrarsi con la seconda per la vittoria del torneo. Il trofeo è stato alzato dall’India, che il 10 giugno ha superato il Kenya in finale per 2-0. Entrambi i gol sono stati messi a segno da Sunil Chhetri, capitano della selezione indiana, che con quelle due reti aveva momentaneamente raggiunto Messi a quota 64 gol nella classifica dei migliori marcatori internazionali.

Questo il primo dei due gol di Chhetri: l’attaccante si stacca dalla difesa (non proprio attentissima) del Kenya e trasforma in gol l’assist di Thapa.

Qualche dubbio aleggia attorno a queste cifre: secondo la versione italiana di Wikipedia, il giocatore indiano sarebbe arrivato a quota 66 reti con la maglia della Nazionale in 104 presenze, mentre la versione inglese ne conta 65 in 103 presenze. Transfertmarkt, dal canto suo, si ferma a 52 in 92 presenze. Prendiamo però per buoni i dati forniti dall’account Twitter della Nazionale indiana di calcio, secondo i quali nella partita contro il Kenya del 4 giugno “Master” Chhetri ha raggiunto le 100 presenze e segnato il suo 60° gol su calcio di rigore. A fine partita ne segnerà un altro, poi altri ancora e il 13 ottobre giocherà contro la Cina, senza però trovare il gol. Per farla breve, oggi Chhetri ha disputato 104 partite con l’India, segnando 64 gol.

Partendo da quest’ultimo dato, resta il fatto che Messi, qualche settimana dopo, avrebbe superato il capitano dell’India grazie al gol messo a segno contro la Nigeria: per la Pulce, adesso, le reti sono 65 in 128 presenze. Al primo posto di questa speciale classifica troviamo Cristiano Ronaldo, che è arrivato a 85 gol in 154 presenze con il Portogallo. In base alle proiezioni, se Chhetri avesse giocato di più con la sua Nazionale avrebbe potuto addirittura prendersi il primo posto: ha realizzato 0,64 gol a partita con l’India, con 54 presenze in più (e quindi con le stesse apparizioni del campione portoghese) raggiungerebbe quota 98 gol internazionali.

Sunil Chhetri nel corso dell’Intercontinental Cup ha realizzato sette reti, risultando decisivo per la vittoria della sua India anche nella fase a girone unico: tripletta contro il Taiwan, doppietta contro il Kenya, un gol contro la Nuova Zelanda e poi ancora due reti in finale. Ovviamente, alla fine si è aggiudicato il titolo di capocannoniere, vincendo anche il premio come miglior giocatore del torneo.

Il volto e la carriera di Sunil Chhetri

A guardarlo, Sunil Chhetri sembra avere non più di 18 anni: è alto appena 170 cm, ha il volto di un bambino e i capelli corti. Aprendo la sua carta d’identità, però, si scopre che l’attaccante indiano è un classe 1984. Il capitano delle Nazionale ha alle spalle una lunga carriera, trascorsa per lo più tra i confini indiani: nel suo Paese, Chhetri ha vestito le maglie di 8 squadre diverse, e per certi versi sarebbe quindi forse meglio definirlo “il Quagliarella indiano”. Oggi milita nel Bengaluru, club della Indian Super League fondato nel 2013 e allenato da Albert Roca, che dal 2003 al 2008 ha rivestito il ruolo di assistente al Barcellona.

Sunil Chhetri è un calciatore neanche lui sa dire bene perché: «Non so dire precisamente quando ho deciso di diventare un giocatore professionista: una cosa tira l’altra, e così mi sono ritrovato a giocare nella massima divisione del mio Paese». Eppure, la famiglia di Chhetri è una famiglia di calciatori: entrambi i suoi genitori hanno giocato a calcio, “a cena non si parlava d’altro”, racconta il capitano dell’India. C’è da pensare che anche oggi l’argomento di conversazione principale, a casa Chhetri, sia il calcio: sua moglie Sonam è la figlia di Subrata Bhattacharya, leggenda del calcio indiano, in un intrigo familiare che ricorda molto quello Aguero-Maradona.

Quando rilascia interviste, Chhetri è molto pacato e difficilmente si lascia andare a dichiarazioni fuori posto. Dice che non sa ancora quando si ritirerà, «potrebbe succedere domani o tra cinque anni»; ringrazia tutti, anche Ashley Westwood che lo ha schierato sull’esterno facendolo sentire un "pollo senza testa". Chhetri non ha tatuaggi, fa una vita regolare, non mangia niente di superfluo. Superati i trent’anni, ha capito cosa funziona per il suo corpo, e questo anche perché «più invecchi, più migliori; più esperienza fai, più cose conosci».

Chhetri è anche un uomo saggio, tanto da aver rinunciato di recente a partecipare alla SAFF Suzuki Cup (una competizione asiatica nella quale l’esito di una partita si può decidere anche con il lancio di una monetina) per permettere ai più giovani di fare esperienza a livello internazionale. Un gesto sicuramente nobile, anche se la Nazionale guidata da Stephen Constantine, composta per la maggior parte da giocatori U23, senza Chhetri ha perso in finale contro le Maldive per 2-1.

Leggendo certe dichiarazioni, Sunil Chhetri potrebbe essere anche definito “lo Yoda indiano”: «Quando sei giovane tendi a fare cose superflue. Poi cresci, e impari cosa è veramente importante per te».

Dentro al campo, invece, più che a Messi, potremmo paragonarlo a una specie di versione degradata e in miniatura del primo Wayne Rooney: Chhetri è una prima punta mobile, ha un gran destro ed è dotato di una buona tecnica di base. Negli spazi stretti sembra trovarsi a suo agio, sa pescare anche buone linee di passaggio e colpire bene di testa. Abile anche dai calci piazzati, Chhetri è un attaccante completo. Nonostante non somigli molto a Messi come stile di gioco, qualcuno ha deciso di paragonarli mixando le loro abilità in un unico video: nella prima parte c’è Messi che segna a ripetizione su calcio di punizione, dribbla e fa cose da Messi; nella seconda parte invece (con “Despacito” in sottofondo) c’è Chhetri che realizza calci di rigore, punizioni, gol facili e gol meno facili. Un po’ di tutto, insomma.

Il gol più rooneyano di Chhetri, però, non compare in questa piccola compilation ed è invece inserita in un altro video contenente i migliori 5 gol del capitano dell’India ed è stata realizzata contro il Johor Darul. Chhetri si è smarcato, ha raccolto il pallone al limite dell’area, lo ha spostato e ha fatto partire un destro potente che si è infilato sotto la traversa.

Somiglianze a parte, Sunil Chhetri nel corso della sua carriera ha superato i confini indiani solamente in due occasioni. Nel 2010 è stato acquistato dallo Sporting Kansas City, ma la sua avventura si è rivelata piuttosto deludente: Chhetri non è sceso in campo neanche per un minuto in partite ufficiali, disputando solamente due amichevoli (una delle quali, contro il Manchester United).

Il punto più alto della carriera di Sunil Chhetri, probabilmente, è stato il suo passaggio allo Sporting Lisbona il 5 luglio del 2012, anche se c’è chi sostiene che sia stata un’operazione “sfacciatamente di marketing”. Chhetri è stato aggregato alla Squadra B dello Sporting ed è sceso in campo solamente tre volte, senza riuscire mai a segnare. A gennaio del 2013 ha fatto ritorno in India in prestito al Churchill Brothers e da allora non ha messo più uno scarpino fuori dai confini nazionali. Qualcuno, nel 2016, ha addirittura ipotizzato un suo trasferimento al Real Madrid, ma purtroppo per Chhetri questo appello non è mai stato ascoltato.

Nonostante una carriera non proprio brillante a livello di club, Sunil Chhetri in India è considerato un eroe. Può essere indicativo il numero dei suoni follower su Twitter: un milione e mezzo di persone seguono l’attaccante del Bengaluru, che ha più fan di Icardi, tanto per fare un esempio (il capitano dell’Inter ne ha “solamente” un milione e trecentomila). E l’influenza di Chhetri sui tifosi è notevole: alla prima partita di Intercontinental Cup alla Mumbai Football Arena erano presenti appena 2.569 spettatori; poi il capitano della Nazionale ha deciso di intervenire in prima persona, pubblicando un video sul suo profilo Twitter dove invitava la sua gente ad andare allo stadio. Questo gesto ha avuto un successo incredibile: altri personaggi illustri dello sport indiano (come Virat Kohli, capitano della Nazionale indiana di cricket) hanno appoggiato Chhetri e il match successivo è andato sold out. Il video, mentre scrivo, è stato ritwittato da quasi 60.000 utenti.

Dopo aver guardato questo video, anche voi avrete voglia di andare alla Mumbai Football Arena.

Al termine del torneo Chhetri è stato nominato miglior giocatore, confermando di essere uno dei giocatori più importanti e influenti del pianeta, anche se stentiamo a riconoscerlo.

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