1. Kiss Cam: Per ogni chiamata del VAR una telecamera inquadra uno spettatore diverso tra il pubblico, a cui viene portato un microfono per fargli prendere una decisione in diretta. Lo spettatore avrà poi diritto ad essere scortato fuori dallo stadio dalle forze dell’ordine, che lo proteggeranno nel caso in cui la sua decisione abbia fatto arrabbiare una parte del pubblico. Ogni lunedì il canale YouTube della Serie A pubblicherà un approfondimento di 5 minuti sulla vita dello spettatore-arbitro, condotto da Paola Perego.
2. Nascondere l’identità dell’arbitro: Il direttore di gara scende in campo incappucciato come il boia.
3. Deportare l’arbitro che sbaglia anche guardando il VAR: c’è un sacco di spazio in Puglia dove creare dei campi di lavoro, il governo si è già mosso in tal senso.
4. Decide il fatturato: la squadra con quello più basso è sempre avvantaggiata dal VAR.
5. Far decidere a una giuria di esperti: la giuria non dovrà per forza far parte completamente del mondo del calcio e avrà alcuni superospiti internazionali (esempio di giuria: Pierluigi Collina, Gene Gnocchi, Stefano Bettarini, Mika, Ken Follett).
6. Far decidere con il televoto da casa: classico tasto verde del telecomando. Anche per rilanciare l’industria dei call-center italiani.
7. Far decidere a un “Uber-Arbitro”: Un arbitro supremo è seduto su un trono in tribuna centrale; un trono fatto di ossa, o d’oro in stile federiciano, o di legno in un’era di austerity. Dopo aver visionato le immagini al VAR l’uber-arbitro comunica la scelta con il pollice.
8. Far giocare i calciatori con una muta elettrica (per i falli di mano): i calciatori indossano una muta con i sensori (tipo scherma) che si illumina di un colore in caso di fallo di mano, di un altro per contatti non di mano.
9. Lanciare dei dadi: dispari decisione in favore della squadra di casa; pari decisione in favore della squadra ospite.
10. Testa o croce: testa squadra di casa, croce squadra ospite.
11. Fare una gara canora: ciascuna squadra può selezionare un cantante della propria squadra (Lazio: Tommaso Paradiso; Inter: Ligabue; Juve: Jovanotti; Roma: Venditti, eccetera). Il pubblico da casa sceglie quindi la performance migliore.
12. Per alleviare la tensione, mentre l’arbitro decide, Mahmood canta “Soldi” mentre una telecamera inquadra Ultimo tra il pubblico: bello.
13. Far scegliere a un animale: tipo il Polpo Paul. Che però è morto.
14. Sostituire il VAR con Luca Marelli: il celebre opinionista/arbitro/blogger potrebbe decidere direttamente da casa sua.
15. Togliere i rigori e le espulsioni: così non se ne parla più.
16. Cambiare i risultati dopo la partita: in caso di errore dell’arbitro, senza stare troppo a pensare a come sarebbe cambiato il corso degli eventi, si prende la penna e si corregge il risultato. Se un rigore dato non c’era, o se c’era un fallo non visto, si toglie il gol. Per comodità, se c’è un rigore non visto si assegna direttamente il gol (per il Fantacalcio basta assegnarlo al capitano della squadra).
17. Sostituire il calcio con le simulazioni dei Centri Scommesse: non solo non ci saranno più errori arbitrali, ma una stessa squadra può giocare anche più partite nello stesso giorno e ci liberiamo del campionato già prima di Natale.
18. Eliminare gli arbitri: Come nelle partite del giovedì con gli amici, se un giocatore chiama fallo, è fallo.
19. Il VAR funziona solo dopo aver risolto degli indovinelli: in casi dubbi l’arbitro chiama l’intervento del VAR, poi entra Bartezzaghi e inizia a sottoporre ai giocatori dei quesiti da Settimana Enigmistica: rebus, parole crociate, trova le differenze e così via. Da casa i tifosi possono giocare tra loro, dividersi in squadre.
20. Il VAR, ma diretto da grandi registi: Tarantino, Scorsese, Wes Anderson. Ma anche Farhadi, Lanthimos, Kitano. Si può scegliere la partita per lo spettacolo in campo o per quello al VAR.
21. Il VAR giudicato dal RIS di Parma: con indagini scrupolose su impronte e DNA per capire se c’è stato contatto o no.